venerdì 15 novembre 2019

Emiliano Babilonia ricercatore arma invisibile radio neuronica - elettrosensibilità provocata da cellulari, wi-fi, computers, radar, ripetitori, elettrodomestici, impianti elettrici abitazioni

Emiliano Babilonia ricercatore arma invisibile radio neuronica


elettrosensibilità provocata da cellulari, wi-fi, computers, radar, ripetitori, elettrodomestici, impianti elettrici abitazioni


canale youtube - Angeli Custodi mk ultra  - interviste con testimonianze inedite
Vi spieghiamo sintomi e terapia dell’elettrosensibilità. Con questo termine, si indica l’insieme dei disturbi biologici e psicologici, avvertiti da alcuni soggetti in prossimità di campi elettromagnetici (c.e.m.) ad alta e bassa frequenza. Si tratta di sintomi provocati dalla vicinanza a telefoni cellulari, stazioni radiobase, wi-fi, radar, ripetitori radio-televisivi, ponti radio, elettrodotti e anche computers, elettrodomestici e impianti elettrici delle abitazioni. Si ritiene che le persone portatrici di protesi metalliche siano particolarmente esposte all’elettrosensibilità. La classe medica, soprattutto italiana, non è concorde nel definire cause e cure del problema. Altrove, è motivo di invalidità civile




Sintomi
sintomi dell’elettrosensibilità sono formicolio, prurito, insonnia, debolezza, mal di testa, nausea e malessere generale. Si riscontrano anche riduzione della memoria, bradicardia e disturbi dell’umore che possono degenerare in depressione. I pazienti riferiscono anche di accusare dolore, ad esempio quando hanno in tasca il cellulare. Oltre ai disturbi avvertiti, vi sono alcuni effetti biologici che secondo alcuni specialisti possono essere ricondotti all’esposizione ai campi elettromagnetici, come i danni a carico di alcuni organi. Tali problematiche possono sussistere persino con esposizione ai c.e.m per livelli inferiori ai valori limite convenuti dalle società scientifiche e fissati dalle leggi nazionali e internazionali. In alcuni casi, è possibile individuare un evento scatenante dell’elettrosensibilità: ad esempio, un incidente elettrico che provoca folgorazione, a lungo termine, può causare i sintomi tipici di questo problema. Le occasioni di esposizione generalmente si concentrano a casa e sul posto di lavoro.




La malattia
pazienti affetti da elettrosensibilità sono spesso costretti a pellegrinaggi in vari ospedali alla ricerca di uno specialista in grado di comprendere realmente la situazione. In Italia, c’è molta disinformazione sul problema e i pochi professori che se ne occupano, sono largamente osteggiati. Trattandosi di una patologia relativamente recente, spesso i soggetti si trovano nella difficoltà di individuare un interlocutore che conosca in maniera approfondita il problema dell’elettrosensibilità. Nei casi peggiori, l’incomprensione della classe medica conduce a diagnosi frettolose di patologie psichiatriche. Come per la patologia ambientale della Sensibilità Chimica Multipla, l’elettrosensibilità non figura, al momento, nell’elenco di malattie rare dell’Istituto Superiore della Sanità. Ricordiamo, invece, che è riconosciuta come patologia da alcuni Paesi come Canada, Spagna e Francia. In quest’ultima, in particolare, esistono zone franche, libere da campi elettromagnetici, dove i malati possono vivere in tranquillità. Una casa per le persone elettrosensibili e malati di sensibilità chimica multipla è stata realizzata anche a Zurigo; in Svezia, è considerata malattia invalidante. A livello internazionale, si parla di ipersensibilità ai campi elettromagnetici, Electromagnetic Hypersensitivity, EHS.



Terapia
La terapia dell’elettrosensibilità si basa principalmente sull’evitamento delle esposizioni ai campi elettromagnetici. Ridurne e magari azzerarne la frequenza, significa anche limitare i disturbi legati alla patologia. Spesso, i pazienti si trovano, a loro malgrado, a subire l’utilizzo dei wi-fi dei vicini che, da solo, può causare disabilità a chi è affetto da elettrosensibilità. In questo caso, la libertà personale tutelata legalmente va a limitare il diritto alla salute del malato. I pazienti, spesso, sono costretti a cambiare casa o modificarla per renderla abitabile, evitare mezzi e luoghi pubblici, cambiare radicalmente la propria vita sociale.






Ricerche 

Emiliano Babilonia ricercatore dopo numerose ricerche e interviste scopre delle frequenze neurali trasmesse nella corrente elettrica nazionale per manipolare la mente umana con un arma invisibile neuronica.  

martedì 5 novembre 2019

Mafia militare italiana tortura senza ripudio le vittime del controllo mentale mk ultra


Mafia militare italiana tortura senza ripudio le vittime del controllo mentale mk ultra - ricerche di Emiliano Babilonia ( ricercatore e cavia umana dal 2001 )

ROMA - Il fenomeno della tortura in Italia è più vasto e subdolo di quanto possa apparire e, specie per le forme più sofisticate, "viaggia" in modo sommerso. Se infatti forme di violenza come il mobbing o gli abusi nelle carceri sono già stati denunciati e studiati, poco si sa della tortura "politica" o dei maltrattamenti subiti dagli anziani negli ospizi e dagli immigrati nei Cpt. Ora, per la prima volta, una ricerca analizza il fenomeno nella sua globalità, dalle forme più evidenti a quelle più sottili e avveniristiche fatte con armi ad energia diretta satellitare con geo localizzatori gps con telecamere ad scansione sintetica .

La ricerca, effettuata dall'Ares (agenzia di ricerca economico-sociale) basandosi su studi già esistenti, sentenze della magistratura e testimonianze, punta il dito sulla mancanza nel codice penale italiano del reato di tortura, nonostante in Parlamento giacciano da tempo ben otto proposte di legge. Anche rispetto al mobbing, sottolinea l'Ares, dal 2001 al 2013 sono stati presentati nove ddl ma nessuno è andato in porto.

IL MOBBING, TORTURA SOFT - Secondo le ultime stime attendibili, circa 1,5 milioni di lavoratori è vittima del mobbing e ogni dipendente ha il 25% di possibilità di trovarsi, nel corso della propria esperienza professionale, in tali condizioni. Il 38% delle vittime proviene dal settore dell'industria e il 21% dalla pubblica amministrazione. Le persone più colpite dal fenomeno hanno generalmente superato i 45 anni e svolgono lavori "semplici".


IL CARCERE DELLA VERGOGNA - Secondo un dossier dell'associazione "Antigone", le condizioni stesse degli istituti penitenziari sono una forma di tortura: 59.649 detenuti a fronte di una capienza di 42.959. Di questi il 28% sono tossicodipendenti, il 2,4% alcoldipendenti, il 2,6% sieropositivi. L'89% dei carcerati non ha una doccia nella propria cella; il 69% non ha l'acqua calda; il 18,4% vive in celle dove anche durante la notte vi è luce intensa. In questa situazione, ci sono i casi di tortura vera e propria: quelli denunciati negli ultimi dieci anni sono più di 900, ma considerando quelli non denunciati secondo l'Ares si può ipotizzare una cifra che va da 2.000 a 3.000.


CLANDESTINI, LA TORTURA INDIRETTA - La ricerca denuncia la situazione di «incertezza e disinformazione» e le «terribili condizioni sanitarie e di sovraffollamento» che vivono gli immigrati rinchiusi nei Centri di permanenza temporanea, il ricorso alla violenza e ai tranquillanti. Tra i casi citati quello di Abdeleh Saber, di 25 anni, detenuto nel cpt di Lampedusa e «morto in circostanze sospette dopo essere stato trasferito nel carcere di Agrigento e dopo che gli erano state iniettate massicce dosi di Narcan». Ma il problema più grave è quello di oltre 250.000 persone che vivono e lavorano in Italia irregolarmente, e che rischiano di essere rimpatriate nei paesi di provenienza, dove spesso devono subire il carcere e le botte della polizia. Questi casi di 'tortura indirettà, secondo Ares, negli ultimi 5 anni sono stati più di 2.000.


I LAGER DELL'ASSISTENZA - Si moltiplicano le denunce di drammatici casi di abbandono e maltrattamenti di anziani non autosufficienti ricoverati in strutture di assistenza. Gli ospiti vengono lasciati spesso in pessime condizioni igieniche personali, a volte percossi e trattati con crudeltà, pur pagando salate rette mensili. La stima dei casi di tortura in questo campo non è facile data la vasta area del sommerso, avverte l'Ares, che comunque, sulla base delle denunce, calcola in 400 il numero di anziani "torturati" negli ultimi 5 anni; tenendo conto del sommerso, si può arrivare al migliaio.


LA TORTURA POLITICA - L'Ares cita i fatti avvenuti a Genova nel luglio 2000, oggetto di inchieste tuttora in corso, ma anche casi che risalgono agli anni '70 e '80, nel periodo della contestazione e del terrorismo. In tutto, secondo le stime dell'agenzia, i casi sarebbero circa 500, di cui 240 di gruppo (come a Genova).


LA TORTURA ELETTRONICA - E' la forma più sfumata e tecnologica, e Ares la annovera tra i tipi di tortura politica o di Stato. Le persone che la subiscono si definiscono "vittime di armi elettroniche mentali". Tra i casi rilevati dalla ricerca, il controllo mentale tramite microchip, torture effettuate con ultrasuoni o altri strumenti elettronici a distanza. Alcune inchieste giudiziarie in corso sarebbero appunto collegate ai trattamenti di questo tipo subiti. Per gli interessati il fine perseguito dai torturatori (che restano ignoti ma sono ipotizzati tra i servizi speciali di sicurezza) sarebbe quello di annullare la personalità e le capacità di reazione.



vittimedelcontrolloneurale@gmail.com

martedì 8 ottobre 2019

Emiliano Babilonia - Pier Paolo Zaccai ( inducono al suicidio i testimon...

Pier Paolo Zaccai tenta il suicidio indotto dal controllo mentale radio cognitivo con armi neuroniche satellitari

Pier Paolo Zaccai tenta il suicidio indotto dal controllo mentale radio cognitivo con armi neuroniche satellitari 






Il ricercatore Emiliano Babilonia vittima del controllo mentale studia e difende le vittime sottoposte ad esperimenti mentali tramite radio frequenze sparate delle armi neuroniche ad onde convogliate radio satellitari 
Troverete numerose interviste testimonianza e numerosi test e video tecnici sul canali di youtube del ricercatore - Angeli Custodi mkultra italia 
LINK canale di youtube : Angeli Custo - mk ultra italia
LINK canale di youtube 2 : Emiliano Babilonia 
LINK radio web : Emiliano Babilonia spreaker

martedì 20 agosto 2019

Natia Toffa uccisa dall'ecomafiamilitare - le iene - TARGETED INDIVIDUALS

Emiliano Babilonia presenta TARGETED INDIVIDUALS DAY 2019 - ROMA - SABATO 31 / AGOSTO / 2019

Dobbiamo fare qualcosa con urgenza - stanno decimando la popolazione con radio patologie per creare la zombificazione della popolazione italiana e mondiale


DI SEGUITO TUTTI I CASI DI SUICIDIO TRATTATI NEGLI ULTIMI 18 MESI
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martedì 6 agosto 2019

"Progetto MKUltra" era il nome dato a un programma illegale

"Progetto MKUltra" era il nome dato a un programma illegale di sperimentazione umana condotto dalla US Central Intelligence Agency, che indagava sul controllo mentale. Le audizioni del Comitato della Chiesa del 1975 hanno rivelato l'operazione - e il 20 luglio 1977 una richiesta del Freedom of Information Act ha scoperto una cache di 20.000 documenti ad essa correlati.


Le origini di MKUltra risalgono al 1945 e all'operazione Paperclip, il trasferimento segreto dei migliori scienziati nazisti negli Stati Uniti. Armati di una vasta documentazione sulla non etica sperimentazione umana nazista, inclusa la ricerca sul controllo mentale, sono stati lanciati una serie di programmi militari relativi alla manipolazione mentale e alla modifica comportamentale - inclusi i progetti CHATTER, BLUEBIRD e ARTICHOKE.
Guidato dall'ex chimico Dr. Sidney Gottlieb, MKUltra iniziò nell'aprile del 1953 per ordine dell'allora direttore della CIA Allen Welsh Dulles.
Ufficialmente - sebbene a porte chiuse - la CIA sostenne che il programma era perseguito in risposta a casi percepiti di tecniche di controllo mentale impiegate dalle forze cinesi, nordcoreane e sovietiche sui prigionieri di guerra alleati nella guerra di Corea.
In verità, l'agenzia desiderava produrre un farmaco per la verità ottimale da utilizzare negli interrogatori ed esplorare possibili usi per soggetti controllati dalla mente - incluso il controllo di leader stranieri e l'assassinio.
Per i successivi 20 anni, la CIA - in collaborazione con la divisione Operazioni speciali del Corpo chimico dell'esercito americano - ha intrapreso una panoplia di attività illegali.
Più controverso, i soggetti inconsapevoli del test sono stati sottoposti a una serie di tecniche per manipolare il loro stato mentale e le funzioni cerebrali, compresa la somministrazione di farmaci come LSD, ipnosi, privazione sensoriale, isolamento, abuso verbale e sessuale, nonché una varietà di torture tecniche.
Un documento del 1955 che descrive le sostanze utilizzate negli esperimenti fornisce alcune indicazioni sulla portata del progetto. Questo include farmaci che lo faranno; "promuovere il pensiero illogico e l'impulsività fino al punto in cui il destinatario sarebbe screditato in pubblico"; far invecchiare le vittime più velocemente; ricreare gli effetti dell'alcol; emulare i sintomi di malattie riconosciute; indurre danni cerebrali temporanei / permanenti e perdita di memoria; produrre amnesia di eventi particolari; provocare shock e confusione per lunghi periodi di tempo; creare disabilità fisica (come la paralisi); alterare la struttura della personalità; causare confusione mentale; promuovere la debolezza o la distorsione della vista e dell'udito.

L'Unione Sovietica ha speso 1 miliardo di dollari per il programma di controllo mentale

L'Unione Sovietica ha speso 1 miliardo di dollari per il programma di controllo mentale. Durante la Guerra Fredda non solo corsa agli armamenti: le due potenze combattevano a distanza la battaglia per il controllo del cervello.



  Durante la guerra fredda, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti non avevano avviato solo una corsa agli armamenti, forse senza precedenti, ma anche un'altra battaglia di tipo non convenzionale che è stata recentemente svelata in un nuovo rapporto.
Non stiamo parlando della corsa a mettere il piede del primo uomo sulla Luna, ma le due super potenze mondiali svilupparono ricerche parallele per il controllo della mente.
Secondo il rapporto di cui stiamo parlando a partire dal 1917 e fino al 2003, i sovietici hanno sborsato fino ad 1 miliardo di dollari per lo sviluppo di armi per il controllo della mente per competere con analoghi programmi intrapresi negli Stati Uniti.
Il dottor Bill van Bise, ingegnere elettronico, ha condotto uno studio dei dati scientifici sovietici e degli schemi per l’irraggiamento di un campo magnetico nel cervello per causare allucinazioni visive.
Mentre molto rimane ancora sconosciuto, possiamo ora confermare che l’ex URSS usò metodi per manipolare i cervelli in pazienti umani.
Il documento, redatto da Serge Kernbach, presso il Centro di Ricerca di Robotica Avanzata e Scienze Ambientali a Stoccarda, in Germania, riprende i dettagli estesi di esperimenti dell'Unione Sovietica, chiamati "psychotronics".
 Il documento si basa su riviste tecniche russe e documenti recentemente declassificati.
Il rapporto delinea come i sovietici svilupparono "cerpan", un dispositivo per generare e registrare ad alta frequenza radiazioni elettromagnetiche e l'uso di questa energia per influire su altri oggetti.
"Se il generatore è stato progettato correttamente, è in grado di accumulare bioenergia da tutte le cose viventi - animali, piante, esseri umani - e poi rilasciarlo al di fuori.
Il programma psychotronics, conosciuto negli Stati Uniti come "parapsicology", coinvolge la ricerca non convenzionale nel controllo mentale e l'influenza a distanza ed è stato finanziato dal governo.
Con la conoscenza solo limitata dei rispettivi programmi di mind-bending, i sovietici e gli americani stavano partecipando contemporaneamente a operazioni segrete similari, con aree di interesse che spesso rispecchiavano gli studi dell’altro paese.
Il progetto psychotronics richiama analogie di parte del programma controverso “MKUltra” negli Stati Uniti. Il programma della CIA ha funzionato per 20 anni, è stato molto documentato da quando è stato rivelato nel 1970 ed è stato recentemente drammatizzato nel film “L'uomo che fissa le capre”.
Gli scienziati coinvolti nel programma “MKUltra” hanno ricercato la possibilità di manipolare le menti delle persone, modificando le loro funzioni cerebrali utilizzando onde elettromagnetiche. Questo programma ha portato allo sviluppo di armi “psicotroniche”, che erano destinate ad essere utilizzati per eseguire queste funzioni mente-shifting.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questa è una nuova conferma di quante violazioni dei diritti umani vi furono nel silenzio della comunità internazionale mentre i destini del mondo e dell’umanità venivano messi in gioco dalla guerra di nervi tra i due blocchi.
In passato, infatti, era già emerso come questo tipo di ricerca illegale, ma incentivata dai due governi, ha portato a sottoporre l'uomo ad esperimenti con droghe, come l'LSD, ipnosi e agenti radiologici e biologici. Incredibilmente, sono stati condotti alcuni studi senza portare a conoscenza i pazienti e senza specifiche conoscenze sulla macchina più complicata della Terra: il cervello umano.

mercoledì 24 luglio 2019

Le scansioni cerebrali del personale dell'ambasciata americana a Cuba dopo un presunto attacco con armi neuroniche

Le scansioni cerebrali del personale dell'ambasciata americana a Cuba dopo un presunto attacco con armi neuroniche satellitari 

I diplomatici avevano riferito di ammalarsi dopo quello che si pensava fosse un "attacco acustico"
Il cervello scansiona rivelando le differenze nel volume della materia bianca e grigia tra i pazienti dell'ambasciata americana a L'Avana e controlli sani.  Le regioni da giallo a rosso mostrano aree di volume maggiore nei pazienti, mentre il ciano a blu segna aree di volume inferiore nei pazienti rispetto ai controlli.
 Il cervello scansiona rivelando le differenze nel volume della materia bianca e grigia tra i pazienti dell'ambasciata americana a L'Avana e controlli sani. Le regioni da giallo a rosso mostrano aree di volume maggiore nei pazienti, mentre il ciano a blu segna aree di volume inferiore nei pazienti rispetto ai controlli. Fotografia: Jama / American Medical Association
Le scansioni cerebrali del personale dell'ambasciata americana che si sono ammalati in circostanze misteriose mentre prestavano servizio a Cuba hanno trovato potenziali anomalie che potrebbero essere correlate ai loro sintomi.
Le scansioni prese da 40 impiegati del governo degli Stati Uniti che hanno avuto strani sintomi simili a una commozione cerebrale durante il loro spiegamento all'Avana hanno rivelato che particolari caratteristiche cerebrali sembravano diverse da quelle dei volontari sani.
Le immagini del cervello dei diplomatici hanno scoperto che in media avevano volumi inferiori di sostanza bianca, il tessuto costituito da fasci nervosi che inviano messaggi intorno al cervello. Hanno anche mostrato differenze microstrutturali e altri cambiamenti che potrebbero influenzare l'elaborazione uditiva e visuospaziale, hanno detto i medici.
Ma il team medico che ha eseguito le scansioni ha affermato che i risultati non sono stati conclusivi. Non corrispondono a ciò che si vede normalmente nelle lesioni cerebrali e la gravità dei sintomi non è variata con l'entità delle differenze cerebrali individuate.
"È una presentazione unica che non abbiamo mai visto prima", ha detto Ragini Verma, professore di imaging biomedico nel team dell'Università della Pennsylvania. “Cosa l'ha causato? Non sono completamente attrezzato per rispondere. "
Esperti indipendenti hanno concordato che i risultati non sono conclusivi e hanno affermato che non è ancora chiaro se i diplomatici siano stati vittime di attacchi o abbiano subito lesioni cerebrali correlate. Le apparenti anomalie potrebbero aver preceduto gli attacchi, hanno detto, e potrebbero avere spiegazioni più banali come ansia o depressione. Uno ha detto che lo studio non ha soddisfatto i soliti standard per la pubblicazione.
Dozzine di dipendenti dell'ambasciata americana all'Avana sono stati curati per una serie di disturbi medici da mal di testa, vertigini e problemi del sonno a difficoltà di concentrazione, equilibrio, visione e udito in un'ondata di malattia che ha colpito il personale e le loro famiglie tra la fine del 2016 e Maggio 2018.
Molti descrissero di essersi ammalati nelle loro case o negli hotel dopo aver sentito rumori penetranti descritti in vari modi come stridenti, cinguettii simili a cicala o il buffeting causato da una finestra aperta in un'auto, provocando speculazioni che i diplomatici fossero vittime di un attacco acustico.
Mentre il governo degli Stati Uniti ha ritirato metà del personale dell'Avana, ha emesso un avvertimento di viaggio ed espulso più di una dozzina di cubani sull'incidente, la teoria delle armi soniche è stata ampiamente screditata quando l'FBI non ha trovato prove di un simile attacco e gli scienziati hanno abbinato una registrazione audio di il suono offensivo del richiamo del cricket dalla coda corta delle Indie . Tuttavia, la prospettiva di un altro tipo di arma misteriosa non è stata scontata.
Lo studio sulla scansione del cervello fa seguito ai test medici pubblicati dai medici dell'Università della Pennsylvania l'anno scorso. Questi test conclusero che il personale americano aveva subito un danno cerebrale simile a una commozione cerebrale, ma i risultati furono pesantemente criticati dai neurologi e da altri specialisti del cervello che descrivevano i principali difetti nel lavoro.
Per l'ultimo studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association , i medici hanno confrontato le scansioni cerebrali effettuate dai dipendenti statunitensi dopo che si sono ammalati con le scansioni di due gruppi di controllo di individui sani. Il personale dell'ambasciata americana aveva in media meno sostanza bianca, con 542 cc rispetto a 569 cc nei controlli. Avevano anche prove di una ridotta connettività nelle sottoreti cerebrali che elaborano il suono e la visione.
Ulteriori scansioni hanno cercato problemi a livello microscopico. Quando il cervello viene ferito e le cellule nervose muoiono, il danno può manifestarsi negli scanner che misurano la diffusione dell'acqua intorno al cervello. Più danni tendono ad aumentare la diffusività, perché c'è meno struttura nervosa che penetra nell'acqua. Riduce anche la tendenza del flusso d'acqua in determinate direzioni, una misura chiamata anisotropia frazionaria, perché le fibre nervose che normalmente canalizzano il flusso si sono deteriorate.
Qui i risultati sono stati sconcertanti. Il cervello dei diplomatici ha mostrato il contrario di ciò che si vede con un danno cerebrale. Invece di aumentare, la diffusività è caduta in una regione chiamata vermis, che gestisce i segnali visivi e uditivi. E invece di cadere, l'anisotropia frazionaria nella regione è aumentata. Verma sospetta che i risultati siano dovuti a un calo del contenuto idrico nel cervello dei diplomatici, ma ammette che si tratta di speculazioni. "Per ora tutto ciò che possiamo dire è che è successo qualcosa e queste persone dovrebbero essere seguite con più imaging", ha detto.
Il prof. Paul Matthews, capo delle scienze del cervello all'Imperial College di Londra, non è stato colpito dal lavoro e ha indicato una serie di importanti carenze. "Questo documento non soddisferebbe i consueti standard per la pubblicazione, in particolare in una rivista di alto profilo, se non fosse per l'attualità dei risultati", ha detto.
"Le differenze sono minime, non corrispondono ai modelli noti di lesioni cerebrali e non è stato dimostrato che siano cambiate le persone prima e dopo l'esposizione", ha detto Matthews. "C'è poco che si possa concludere da ciò che viene presentato: suggerisce che le persone che erano sensibili ai sintomi avevano più probabilità di avere un cervello con queste caratteristiche fin dall'inizio o c'era qualche effetto sconosciuto - e difficile da concepire - di il "fenomeno direzionale" che ha cambiato il loro cervello? Il mistero rimane irrisolto. "
Heidi Johansen-Berg, direttore del Wellcome Center for Integrative Neuroimaging presso l'Università di Oxford, ha affermato che le differenze nel cervello dei pazienti non erano nette. Era impossibile dire se fossero collegati a un particolare evento, il modello preciso dei cambiamenti era difficile da spiegare e non era chiaro se o come si correlassero ai sintomi dei pazienti, ha detto. “Questo è uno studio importante dato quanto poco si sa sull'esposizione che questi individui potrebbero aver sperimentato. Tuttavia, l'unicità dell'esposizione e della popolazione rendono impossibile ottenere risposte chiare sul fatto che la potenziale esposizione abbia provocato un cambiamento del cervello ", ha affermato.
Allo stesso modo, il professor Ray Dolan, direttore del Wellcome Trust Center for Neuroimaging presso l'University College di Londra, era cauto. “Dato ciò che sappiamo sulla specializzazione funzionale nel cervello, ci si aspetterebbe relazioni significative tra la gravità di deficit specifici e il grado di cambiamento nelle regioni del cervello che mediano funzioni specifiche. Ad esempio, se ci fossero soggetti con grave compromissione della memoria, ci si potrebbe aspettare una relazione con i cambiamenti nell'ippocampo. Il rapporto tace su questo ", ha detto. "Vorrei prendere i risultati con un pizzico di sale."
La dott.ssa David Silbersweig, presidente della psichiatria del Brigham & Women's Hospital di Boston, ha affermato che uno dei problemi è che le scansioni sono state eseguite per motivi medici piuttosto che per ricerche, in cui i dati sarebbero di qualità superiore. "Un prossimo studio con scansioni di ricerca piuttosto che scansioni cliniche, e con alcuni controlli aggiuntivi, è qualcosa che sarebbe utile come prossimo passo per continuare a cercare di arrivare al fondo di questo."