L'ERA DEL SUPER WIFI - IMMERSI NELLE RADIAZIONI
E' da anni ormai che ,seppur in maniera silenziosa e taciuta dai grandi media, si combatte sull'effettiva pericolosita' delle radiazioni causate dai sistemi WiFi, dalle torri dei cellulari alle microonde.
Da Report della Rai, alla recente inchiesta delle Iene a ben più Alti studi sul settore.
Qui potete prendere visione di una raccolta in continuo aggiornamento sul tema:ARCHIVIO GENERALE
C'è chi annuncia a tutti la liberta' del Wifi libero nelle scuole, e c'è chi invece denuncia l'eccessiva esposizione sopratutto intorno ai ragazzi nell'eta' dello sviluppo.
Parliamo di ricerche che aprono inquietanti prospettive circa i danni che queste radiazioni , nel tempo, causano. Vi invito a leggere alcuni articoli o guardare alcune inchieste video presenti nell'archivio generale per farvi una ricca idea.
Contemporaneamente a questo invece il grande establishment sviluppa ogni giorno di più questa tecnologia , totalmente incurante dei suoi eventuali effetti.
La gente è sempre più sensibile e informata come possiamo vedere nel caso MUOS in Sicilia, dove gli abitanti cercano ogni giorno di fare sentire la propria voce che rifiuta la presenza di quelle mega antenne.
In effetti ci sono altre stazioni come il MUOS in Sicilia , nel resto del mondo, Ma solo quella in Sicilia è posizionata in mezzo ad un centro abitato!
TUTTO PROSEGUE E ...
Gli USA che nel frattempo sembrano non curarsi molto delle preoccupazioni dei Siciliani sotto il MUOS continua il suo progetto di "Rete Virtuale" con l'invenzione di un MEGA IMPIANTO WIRELESS COAST TO COAST!. Essi' avete capito bene, un segnale wireless in grado di coprire l'intero territorio.
DARPA, ovvero il centro di ricerca tecnologica dell’esercito USA, ha cominciato lo sviluppo di un sistema dicomunicazione senza fili con una capacità di 100 gigabit al secondo, dotato in oltre di un raggio d’azione enorme il suo nome è “100G“.
Una tale ampiezza di banda dovrebbe essere in grado di garantire, in qualsiasi luogo coperto dalle antenne militari e nel raggio di ben 200 chilometri circa, una comunicazione 500 volte più veloce dei sistemi militari attuali, praticamente una rete a fibre ottiche senza filo.
L’impiego sempre più massiccio di tecnologie digitali, non solo per le “semplici” comunicazioni, ma anche per l’impiego dei droni comandati a distanza di vario genere, ha reso necessario l’aggiornamento dei sistemi di comunicazione, sempre più congestionati dal traffico dati, fattore tecnicamente vitale in situazioni belliche. Lo sviluppo di questa tecnologia in ambito militare porterà inevitabilmente in un futuro non troppo lontano una evoluzione della connettività anche in ambito civile, anche perché questi dispositivi di nuova concezione funzioneranno allo stesso modo di quelli attuali, solo che avranno delle performance drasticamente superiori agli standard a cui oggi siamo abituati.
Ci vorranno anni per farlo diventare operativo, se e quando verra' approvato, ma le prospettive sarebbero epocali: la rete sarebbe cosi ampia da consentire ai consumatori americani di fare telefonate e navigare il web senza doversi preoccupare della bolletta a ogni fine del mese. La proposta, di cui da' notizia oggi il Washington Post, ha messo in agitazione l'industria delle telecomunicazioni che ha montato una campagna di lobby per convincere i politici a riconsiderare l'idea.
Le reti permetterebbero a un'auto senza pilota di comunicare con un altro veicolo a un chilometro di distanza o a un paziente con un monitor cardiaco di scambiare dati con un ospedale dall'altro lato della citta'. Piu' banalmente, il wi-fi pubblico permetterebbe a chiunque di fare telefonate da cellulari via Internet senza pagare.
Il piano della Fcc fa parte di una revisione piu' generale dell'assetto delle frequenze teso a rafforzare le reti cellulari e creare canali dedicati per le risposte alle emergenze. Perplessi i repubblicani, secondo cui il governo non puo' permettersi di perdere i miliardi di dollari che arriverebbero dall'asta delle frequenze ai privati, ma soprattutto le grandi societa' di Telecom come Att , T-Mobile e Verizon Wireless che hanno scritto all'agenzia federale chiedendo di far marcia indietro sull'iniziativa
Da Report della Rai, alla recente inchiesta delle Iene a ben più Alti studi sul settore.
Qui potete prendere visione di una raccolta in continuo aggiornamento sul tema:ARCHIVIO GENERALE
C'è chi annuncia a tutti la liberta' del Wifi libero nelle scuole, e c'è chi invece denuncia l'eccessiva esposizione sopratutto intorno ai ragazzi nell'eta' dello sviluppo.
Parliamo di ricerche che aprono inquietanti prospettive circa i danni che queste radiazioni , nel tempo, causano. Vi invito a leggere alcuni articoli o guardare alcune inchieste video presenti nell'archivio generale per farvi una ricca idea.
Contemporaneamente a questo invece il grande establishment sviluppa ogni giorno di più questa tecnologia , totalmente incurante dei suoi eventuali effetti.
La gente è sempre più sensibile e informata come possiamo vedere nel caso MUOS in Sicilia, dove gli abitanti cercano ogni giorno di fare sentire la propria voce che rifiuta la presenza di quelle mega antenne.
In effetti ci sono altre stazioni come il MUOS in Sicilia , nel resto del mondo, Ma solo quella in Sicilia è posizionata in mezzo ad un centro abitato!
TUTTO PROSEGUE E ...
Gli USA che nel frattempo sembrano non curarsi molto delle preoccupazioni dei Siciliani sotto il MUOS continua il suo progetto di "Rete Virtuale" con l'invenzione di un MEGA IMPIANTO WIRELESS COAST TO COAST!. Essi' avete capito bene, un segnale wireless in grado di coprire l'intero territorio.
Ovviamente per uso Militare.
DARPA, ovvero il centro di ricerca tecnologica dell’esercito USA, ha cominciato lo sviluppo di un sistema dicomunicazione senza fili con una capacità di 100 gigabit al secondo, dotato in oltre di un raggio d’azione enorme il suo nome è “100G“.
Una tale ampiezza di banda dovrebbe essere in grado di garantire, in qualsiasi luogo coperto dalle antenne militari e nel raggio di ben 200 chilometri circa, una comunicazione 500 volte più veloce dei sistemi militari attuali, praticamente una rete a fibre ottiche senza filo.
L’impiego sempre più massiccio di tecnologie digitali, non solo per le “semplici” comunicazioni, ma anche per l’impiego dei droni comandati a distanza di vario genere, ha reso necessario l’aggiornamento dei sistemi di comunicazione, sempre più congestionati dal traffico dati, fattore tecnicamente vitale in situazioni belliche. Lo sviluppo di questa tecnologia in ambito militare porterà inevitabilmente in un futuro non troppo lontano una evoluzione della connettività anche in ambito civile, anche perché questi dispositivi di nuova concezione funzioneranno allo stesso modo di quelli attuali, solo che avranno delle performance drasticamente superiori agli standard a cui oggi siamo abituati.
Usa vuole copertura wi-fi coast to coas
Gli Stati Uniti coperti da una gigantesca e potentissima rete wi-fi 'coast to coast': una proposta fantascientifica avanzata dal governo di Washington sta scatenando una guerra tra i giganti delle telecomunicazioni. Il piano, una prima mondiale, e' stato messo nero su bianco dal presidente della Federal Communications Commission (Fcc), l'agenzia federale che vigila sulle comunicazioni Julius Genachowsky e sottoposto ai cinque membri della commissione.Ci vorranno anni per farlo diventare operativo, se e quando verra' approvato, ma le prospettive sarebbero epocali: la rete sarebbe cosi ampia da consentire ai consumatori americani di fare telefonate e navigare il web senza doversi preoccupare della bolletta a ogni fine del mese. La proposta, di cui da' notizia oggi il Washington Post, ha messo in agitazione l'industria delle telecomunicazioni che ha montato una campagna di lobby per convincere i politici a riconsiderare l'idea.
Le reti permetterebbero a un'auto senza pilota di comunicare con un altro veicolo a un chilometro di distanza o a un paziente con un monitor cardiaco di scambiare dati con un ospedale dall'altro lato della citta'. Piu' banalmente, il wi-fi pubblico permetterebbe a chiunque di fare telefonate da cellulari via Internet senza pagare.
Il piano della Fcc fa parte di una revisione piu' generale dell'assetto delle frequenze teso a rafforzare le reti cellulari e creare canali dedicati per le risposte alle emergenze. Perplessi i repubblicani, secondo cui il governo non puo' permettersi di perdere i miliardi di dollari che arriverebbero dall'asta delle frequenze ai privati, ma soprattutto le grandi societa' di Telecom come Att , T-Mobile e Verizon Wireless che hanno scritto all'agenzia federale chiedendo di far marcia indietro sull'iniziativa
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