IL VERO OBBIETTIVO DELLA MILITARIZZAZIONE DELLO SPAZIO E LE SEGRETE OPERAZIONI IN ANTARTIDE CHE NASCONDONO LA CREAZIONE ARTIFICIALE DI UNA SECONDA BARRIERA ELETTROMAGNETICA ESTESA FINO AL BORDO INTERNO DELLE FASCE DI VAN ALLEN......Ma quando il successo dá alla testa, la follia dilaga!!!
Ricerche e studi di Emiliano Babilonia arrivano anche in usa
LA TERRA E’ UNA GRANDE CALAMITA
Un ago calamitato libero di girare intorno al suo centro (bussola) assume rispetto alla terra una posizione definita, orientandosi lungo la direzione nord-sud. L’estremità dell’ago che si orienta verso Nord si chiama “Polo Nord” del magnete. Analogamente è chiamata “Polo Sud” l’estremità che si rivolge a Sud.
Anche la Terra si comporta come una grande calamita.
Un ago calamitato libero di girare intorno al suo centro (bussola) assume rispetto alla terra una posizione definita, orientandosi lungo la direzione nord-sud. L’estremità dell’ago che si orienta verso Nord si chiama “Polo Nord” del magnete. Analogamente è chiamata “Polo Sud” l’estremità che si rivolge a Sud.
Anche la Terra si comporta come una grande calamita.
POLI MAGNETICI
Qualunque magnete presenta un Polo Nord e un Polo Sud. Se si spezza in due un magnete si ottengono 2 magneti, ciascuno con un Polo Sud e un Polo Nord. Fino ad oggi non si è ancora riusciti ad individuare un oggetto magnetico costituito da un unico polo.
LA FALSITÀ DELL' IMMINENTE INVERSIONE DEI POLI MAGNETICI DELLA TERRA
Sta circolando in rete con una certa insistenza una notizia, che vede molto vicina l'inversione del magnetismo terrestre; sono in molti quelli che, dopo aver letto la news, hanno cominiciato a gridare che la fine del mondo è ormai alle porte, ma dobbiamo davvero temere che il giorno del giudizio arriverà per una semplice inversione dei poli? Il mondo ne ha mai vissuta una?
Coe riporta il The Inquisitr, è molto più probabile che la fine del mondo arrivi per un inverno nucleare, che per una "banale" inversione dei poli. Sono in molti quelli che credono che l'inversione del magnetismo permetterà alle radiazioni solari di investirci, causando mutazioni genetiche in qualsiasi essere vivente che abiti la Terra, ma fortunatamente possiamo provare che questo non è possibile. Durante gli ultimi 100.000.000 anni, il nostro pianeta ha già avuto esperienza di inversione dei poli, che non hanno in alcun modo causato la fine del mondo, infatti anche ora il polo nord geografico non coincide con quello magnetico. I poli ruotano ogni 250.000 anni e, oltre qualche piccolo disagio nell'orientamento degli animali, non causano altri danni; basti pensare che un'inversione temporanea è stata vissuta 1.000 anni fa.
UNA PRIGIONE CON DOPPIO "MURO PERIMETRALE ELETTROMAGNETICO"
Uno studio uscito su Space Science Reviews, approfittando della recente desecretazione sui dati dei test nucleari condotti in alta quota a fine anni ’50, ripercorre gli effetti dell’attività umana sullo space weather. E suggerisce il potenziale ricorso alle trasmissioni radio Vlf come barriera protettiva artificiale.
Avevano nomi innocui come Starfish, Argus e Teak. Ma dietro c’erano le esplosioni più distruttive mai innescate dall’uomo: i test condotti su ordigni nucleari, da Usa e Urss, tra il 1958 e il 1962, in piena Guerra Fredda.
Starfish, Argus e Teak, dunque: test nucleari ad alta quota, fra i 25 e i 400 km, che diedero origine a fasce di radiazione – analoghe a quelle di Van Allen, ma artificiali – persistenti, da settimane ad anni (in un caso), e tali da provocare seri danni a numerosi satelliti, scrivono gli autori dello studio. Un altro esito all’epoca inatteso dei test nucleari ad alta quota è stato il cosiddetto Emp: un impulso elettromagnetico – quello alla base del funzionamento della bomba-E – con potenziali effetti devastanti su un’ampia area geografica, per esempio l’intera superficie continentale degli Stati Uniti.
Un’altra conseguenza antropogenica più innocua, ma comunque perturbante, fu l’aurora artificiale – simile in tutto e per tutto a quelle polari, ma osservata in quel caso nel Pacifico, dunque a basse latitudini – apparsa sui cieli delle Samoe Occidentali il 1° agosto del 1958, a seguito, appunto del test Teak. E poche settimane più tardi, nel corso della serie di test dell’operazione Argus, si scatenarono tempeste geomagnetiche osservate dalla Svezia all’Arizona, con onde di particelle la cui velocità arrivò a toccare i tremila chilometri al secondo.
«Quei test rappresentano un esempio estremo, di origine umana, di alcuni effetti dello space weather causati normalmente dal Sole», osserva uno degli autori dello studio, Phil Erickson, dell’Mit Haystack Observatory. «Se riusciamo a comprendere ciò che è accaduto nei fenomeni estremi e controllati prodotti da uno di questi eventi artificiali, possiamo capire più facilmente i cambiamenti che avvengono naturalmente nell’ambiente spaziale a noi vicino».
Un altro fenomeno di space weather antropogenico descritto nello studio è quello dovuto all’interazione delle onde radio Vlf – very low frequency, fra i 3 e i 30 KHz, usate perlopiù per comunicare con i sottomarini – con le fasce di van Allen. Le sonde van Allen della Nasa hanno notato una curiosa coincidenza: l’estensione della “bolla” elettromagnetica delle Vlf coincide quasi esattamente con il bordo interno delle fasce di particelle cariche. Un’osservazione che ha condotto gli scienziati a ritenere che le trasmissioni radio Vlf possano agire come una sorta di barriera, uno scudo impenetrabile. Una caratteristica che, se confermata, potrebbe essere utilizzata in futuro come strumento per proteggerci proprio dagli eventi di space weather.
----------------------------------------------------
In generale, la meteorologia spaziale - che interessa la regione di spazio vicino alla Terra dove astronauti e satelliti viaggiano - è tipicamente influenzata da fattori esterni. Il sole invia milioni di particelle ad alta energia, il vento solare, che corse fuori attraverso il sistema solare prima di incontrare la Terra e la sua magnetosfera, un campo magnetico di protezione che circonda il pianeta. La maggior parte delle particelle cariche vengono deviate, ma alcune si fanno strada nello spazio vicino alla Terra e possono avere un impatto sui satelliti danneggiando l'elettronica di bordo e interrompendo le comunicazioni o i segnali di navigazione. Queste particelle, insieme con l'energia elettromagnetica che li accompagna, possono anche causare aurore, mentre variazioni del campo magnetico possono indurre correnti che danneggiano le reti elettriche.
-----------------------------------------------------
In generale, la meteorologia spaziale - che interessa la regione di spazio vicino alla Terra dove astronauti e satelliti viaggiano - è tipicamente influenzata da fattori esterni. Il sole invia milioni di particelle ad alta energia, il vento solare, che corse fuori attraverso il sistema solare prima di incontrare la Terra e la sua magnetosfera, un campo magnetico di protezione che circonda il pianeta. La maggior parte delle particelle cariche vengono deviate, ma alcune si fanno strada nello spazio vicino alla Terra e possono avere un impatto sui satelliti danneggiando l'elettronica di bordo e interrompendo le comunicazioni o i segnali di navigazione. Queste particelle, insieme con l'energia elettromagnetica che li accompagna, possono anche causare aurore, mentre variazioni del campo magnetico possono indurre correnti che danneggiano le reti elettriche.
-----------------------------------------------------
MA AVETE CAPITO COSA VOGLIONO FARE STI SCIENZIATI MENTECATTI??
Il SOLE che ci dà la vita, in un ultimo estremo tentativo di SALVARCI le "penne", con la sua naturale attività impatta sui loro MERDOSI SATELLITI (l'occhio di satana su tutti noi!!), indispensabili per il controllo della psiche umana con le onde elettromagnetiche!
E loro cosa vorrebbero fare?
Con la scusa già bella e confezionata da tutti i media della FINTA INVERSIONE DEI POLI (sic!) vorrebbero creare una seconda barriera dopo quella termica artificiale della copertura chimica a basse quote ed INTRAPPOLARCI PER L'ETERNITÁ! I satelliti, e ripeto fino a farvi venire la nausea, l'"occhio stramaledetto di satana", sarebbero così incamerati in questa sorta di fascia compresa tra la copertura termica chimica artificiale e questa “bolla” elettromagnetica delle Vlf coincidente quasi esattamente con il bordo interno delle fasce di particelle cariche.
Con la scusa già bella e confezionata da tutti i media della FINTA INVERSIONE DEI POLI (sic!) vorrebbero creare una seconda barriera dopo quella termica artificiale della copertura chimica a basse quote ed INTRAPPOLARCI PER L'ETERNITÁ! I satelliti, e ripeto fino a farvi venire la nausea, l'"occhio stramaledetto di satana", sarebbero così incamerati in questa sorta di fascia compresa tra la copertura termica chimica artificiale e questa “bolla” elettromagnetica delle Vlf coincidente quasi esattamente con il bordo interno delle fasce di particelle cariche.
Una serie di satelliti, come il rilevatore di particelle della NASA Van Allen Probes, hanno infatti evidenziato come queste VLF creino una "barriera impenetrabile", una definizione coniata dal co-autore dello studio Dan Baker, direttore del Laboratory for Atmospheric and Space Physics della Università del Colorado. Tale barriera non risulterebbe impenetrabile per i veicoli spaziali o per gli asteroidi, quanto per una serie di particelle CHE LORO RITENGONO ESSERE potenzialmente dannose create dalle condizioni di perturbazione dell'ambiente spaziale.
Tale barriera si estende fino al bordo interno delle fasce di Van Allen, composta da particelle cariche generate dallo scontro del vento solare contro il campo magnetico terrestre. La bolla generata dalle VLF potrebbe effettivamente allontanare la fascia di Van Allen dalla Terra — suggerisce Baker — considerando che dagli anni Sessanta, quando l'utilizzo delle VLF non era così diffuso, questa si è già spostata.
GLI STATI UNITI CERCANO UNA GIUSTIFICAZIONE PER LA MILITARIZZAZIONE DELLO SPAZIO
"I responsabili del Pentagono temono gli attacchi russi e cinesi nello spazio", questo scrive l'edizione americana di Washington Post riferendosi ai rappresentanti del Dipartimento della Difesa statunitense. Secondo gli Stati Uniti, la Russia e la Cina hanno la tecnologia per distruggere gli oggetti nello spazio, tra cui i satelliti degli Stati Uniti.
"I responsabili del Pentagono temono gli attacchi russi e cinesi nello spazio", questo scrive l'edizione americana di Washington Post riferendosi ai rappresentanti del Dipartimento della Difesa statunitense. Secondo gli Stati Uniti, la Russia e la Cina hanno la tecnologia per distruggere gli oggetti nello spazio, tra cui i satelliti degli Stati Uniti.
La Russia si è sempre opposta alla militarizzazione dello spazio. L'Assemblea generale dell'ONU ha adottato la risoluzione "sul divieto di utilizzo dei risultati ottenuti nel campo dell'informazione e delle telecomunicazioni per la militarizzazione dello spazio" e "Sulle misure di fiducia nello spazio." Tuttavia, gli Stati Uniti hanno rifiutato di firmare i documenti pertinenti e l'avvio di una nuova corsa agli armamenti nello spazio.
-----------------------------------------------------
Questa volta non riusciranno a concludere, perché se anche fosse che la Verità l'abbia compresa per tempo anche solo un essere umano sulla terra, ciò significherebbe il fallimento di questo loro COMPLESSIVO FOLLE "PIANO" DI CONTROLLO CEREBRALE CON LE ONDE ELETTROMAGNETICHE (che al momento vede il pieno coinvolgimento e consenso di tutti i soggetti che detengono le tecnologie militari associate a questo scopo, Russia, Cina e Stati Uniti!!) poiché chi conosce tutta la Verità sa anche a "CHI" rivolgersi per porvi rimedio!!
Nessun commento:
Posta un commento