martedì 31 luglio 2018

Emiliano Babilonia denuncia il sistema deviato - Procura della repubblica presso il tribunale




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Procura della repubblica presso il tribunale di Roma 
( di appartenenza )


Io sottoscritto …........... , nato a Roma il …...........
ed ivi residente in Via …................. – tel. ….......................

Espone quanto segue


Vengo di continuo pedinato e spiato con alte tecnologie satellitari che tracciano la mia trigonometrica GPS e vedono il mio corpo attraverso i muri con telecamere rx mf satellitari ( vedono il mio corpo fino a 100 metri sotto terra ) .

Analizzano le mie frequenze neurali con un elettroencefalografo transcranico satellitare .

Intercettano , registrano e spiano i miei due telefoni qui' citati 
( …................... ) modificando anche i parametri tecnici interni delle telecamere , microfoni , GPS e sensori vari .

Tutto questo viene effettuato da servizi segreti militari deviati , reparti operativi speciali deviati ( nuclei operativi dei guastatori mercenari deviati ) sotto totale copertura con false e illegali indagini antimafia , antidroga , antiterrorismo create per coprire lo spionaggio tecnologico che subisco da molto tempo dopo numerose denunce portate alla Procura di Roma che confermano la mia situazione disastrosa e questi crimini disumani che servono per collaudare alte tecnologie satellitari , armi ad energia diretta satellitare e radar GPS satellitari .

Vengo di continuo intimidito e destabilizzato con numerose pressioni psicologiche attraverso il metodo mafioso terroristico militare con comunicazioni infrasoniche neurali che servono per bloccare un testimone chiave che denuncia da molto tempo questi criminali ( questi esperimenti disumani ) e cerco di aiutare con il gruppo di ascolto e supporto morale le altre vittime ( cavie umane ) che contattano la mia email scrivendomi che vengono sottoposte con queste armi satellitari a torture fisiche e psicologiche con perdita della memoria temporanea , perdita del sonno , narcolessia indotta , sonnambulismo , stati ipnotici con interrogatori e lavaggi del cervello continui effettuati con trasmissioni sonore radio satellitari e in molti altri casi queste frequenze creano sulle vittime irradiate di continuo tumori , leucemie , trombosi , infarti , ischemie cerebrali , aneurismi , dipendenze , depressioni e tante altre patologie indotte .

Le vittime dopo questi trattamenti disumani si isolano totalmente e non riescono piu' a lavorare e non riescono piu' a parlare con i propri cari perché perdono la capacita di intendere e di volere e il ragionamento logico , tutto questo per farli sembrare persone malate di mente e indurli al suicidio cosi eliminerebbero testimoni scomodi che vogliono denunciare questi criminali dopo una vita ormai sconvolta da questi esperimenti disumani per collaudare armi ad energia diretta satellitare che manipolano le frequenze dei centri nervosi centrali e la risonanza sensoriale .

Tali tecnologie potrebbero servire a questi servizi segreti mercenari deviati anche per eliminare testimoni scomodi con omicidi indotti , incidenti indotti , suicidi indotti e totalmente coperti dal sistema investigativo satellitare deviato che potrebbe anche spiare i reparti investigativi onesti e la Magistratura incorruttibile .

Chiedo di far eseguire le indagini alla Polizia di Stato 
( reparti operativi speciali ) .

Per qualunque delucidazione tecnica contattatemi .

Con riserva di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento penale ,
faccio altresì istanza ai sensi dell'art 408 c.p.p. di essere avvisato in caso di archiviazione della presente .


                                                                                                                                                                                                 In fede



Roma, lì

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                   Allegate alla denuncia anche questo volantino





martedì 24 luglio 2018

Emiliano Babilonia opporsi a tutti i programmi di tortura orwelliana e stati di polizia segreta

Emiliano Babilonia opporsi a tutti i programmi di tortura orwelliana e stati di polizia segreta

vittimedelcontrolloneurale@gmail.com vittimedelcontrolloneuralesatellitare.blogspot.it
Angeli Custodi - mk ultra italia ( youtube )


Si prega di diffondere tutto quello che mando ovunque è possibile 

Telepatia artificiale 101
 


L'esperienza di “Telepatia Artificiale” non è poi così straordinario. E 'così semplice come si riceve una chiamata sul telefono cellulare la testa.

Infatti, la maggior parte della tecnologia utilizzata è esattamente identico a quello della tecnologia cellulare. I satelliti collegano il mittente e il destinatario. Un computer “multiplexer” indirizza il segnale vocale del mittente attraverso torri a microonde ad una posizione o cella molto specificamente definito. Il “ricevitore” si trova e monitorato con estrema precisione, fino a pochi piedi di posizione attuale. Ma il ricevitore non è un telefono cellulare. Si tratta di un cervello umano.

Dal nulla, una voce fiorisce improvvisamente nella mente del target. Il cranio umano non ha “firewall” e, pertanto, non può chiudere la voce fuori. Il ricevitore può sentire i pensieri verbali del mittente. Il mittente, a sua volta, può sentire tutti i pensieri del bersaglio, esattamente come se i pensieri verbali del bersaglio erano state pronunciate o broadcast. Per questa ragione, l'esperienza potrebbe essere chiamato “voci di udito”, ma è più propriamente descritto come “la telepatia artificiale”.

Ora, se la telepatia artificiale fosse del tutto volontaria, come una conversazione tra amici seduti dall'altra parte della stanza da un altro, potrebbe essere davvero divertente. Si potrebbe parlare avanti e indietro con il proprio amico, scambiando pensieri verbali esattamente come se stesse parlando al telefono, ma senza mai usare la propria voce o la bocca. Si tratta di una completamente silenziosa, sotto forma subvocale di parola. Tra gli appassionati, questo sarebbe bellissimo.

Il problema è che la telepatia artificiale fornisce l'arma perfetta per torture mentali e furto di informazioni. Essa fornisce un mezzo estremamente potente per sfruttare, molesti, controllo e violentando mente di ogni persona sulla terra. Si apre la finestra al possesso quasi demoniaca dell'anima di un'altra persona.
Quando viene utilizzato come un sistema di armi “non letali” diventa un mezzo ideale per la neutralizzazione o screditare un avversario politico. Manifestanti Pace, giornalisti scomodi e i leader dei gruppi di opposizione vocali possono essere storditi in silenzio con questa arma.

Telepatia artificiale offre anche un mezzo ideale per una completa invasione della privacy. Se tutti i pensieri possono essere letti, quindi Password, numeri di PIN e segreti personali semplicemente non può essere protetto. Non si può essere soli nella stanza da bagno o la doccia. Momenti privati imbarazzanti non possono essere nascoste: sono soggetti ad ogni sorta di commenti offensivi e osservazioni. La prova può essere raccolto per il ricatto con enorme facilità: tutti i torti o le cadute morali del proprio passato sono oggetto di revisione.
Come un chiamante telefono perverso, una persona ostile con questa tecnologia in mano può chiamare in qualsiasi momento della giornata, per tutto il giorno. Il sonno può essere interrotto. Le preghiere possono essere profanati, le convinzioni religiose schernivano. Incontri d'affari possono essere interrotte, pensieri deragliato. L'amore può essere inquinata, perverso, contorto, abusato. I sogni possono essere invasi, bei ricordi cestinato.

L'attaccante non può essere visto o identificato, l'attacco non può essere fermato, e il danno psicologico è enorme. Ma non ci sono danni fisici, non uno unico marchio è lasciato sul corpo e non c'è assolutamente alcuna prova che qualsiasi crimine o qualsiasi violazione abbia mai avuto luogo! Tutto ciò che “accade” alla vittima accade nella testa della vittima. Quali prove fisico è lì per dare alla polizia? Senza prove fisiche, come si può fotografare la “scena del crimine”, o le impronte digitali lo stalker? Non ci sono impronte per o dalla scena. In effetti, non c'è nessuna scena fisica a tutti, e nessuna prova che un attacco abbia mai avuto luogo.

La maggior parte delle persone che soffrono di questa forma abusiva di “telepatia artificiale” si sentono come se la loro mente è stata violentata. Si trovano braccato, pedinato, molestato e abusato da una o più persone che si rifiutano di dare i loro nomi, che contaminano la mente con il linguaggio più volgare e perversa che si possa immaginare, e che rifiutano di riagganciare o andare via. Il chiamante o chiamanti dilettano nella tortura perverso e sadico di loro obiettivi. Inoltre, si dilettano a violare la privacy dei loro obiettivi, leggere la mente del bersaglio e commentando su tutto il target pensa, nel tentativo di dimostrare come brutalmente possibile che il bersaglio non ha nessuna privacy.

I chiamanti agiscono, insomma, esattamente come stupratori o stalker perverse. Immaginate quello che un uomo può fare se ha trovato un “cellulare magico” che gli ha permesso di comporre nella testa ei pensieri privati di chiunque sulla terra. La tentazione di scegliere un bersaglio a caso e iniziare a spiare o abusare quella persona sarebbe enorme, quasi irresistibile. Potrebbe diventare un hobby malato e contorto, un piacere colpevole molto rapidamente. Mettere nelle mani di un'unità di polizia segreta, il potenziale di abuso di tale tecnologia è ancora più agghiacciante.

Ora, la reazione naturale di una persona normale e intelligente che subisce l'orribile esperienza della mente stupro per la prima volta è quello di farsi prendere dal panico e raggiungere per un telefono vero e proprio. Lo chiamano famiglia, contattare il proprio medico o chiamare la polizia una denuncia bizzarro che “qualcuno è raggiante voci nella mia testa.”

Ma se la polizia sono quelli che stanno dietro l'abuso, le vittime non stanno andando ottenere molto di aiuto, vero? E se la polizia non sono i colpevoli, allora come potranno fare un arresto? E 'molto più conveniente e facile da credere che il chiamante è un pazzo.

In breve tempo, la vittima di stupro mente ritrova se stesso o subire l'umiliazione aggiuntivo di essere portato via al reparto psichiatrico, spesso commessi involontariamente da una persona cara “per il proprio bene.”

Il più veemente gli sforzi per dimostrare che la voce o le voci nella propria testa sono “reali”, più compiaciuta diventano i sorrisi dei medici, che insistono con delicatezza che tale tecnologia non esiste, che le voci non possono eventualmente essere reale, e che uno deve prendere un potente med psych e sdraiarsi per un buon lungo riposo.

L'esperienza di “sentire voci” - soprattutto voci che danno un ruscello di abuso negativo - guadagnerà un ingresso automatico alla stanza di gomma. In effetti, sentire voci è un classico esempio di schizofrenia. Se si sentono voci, si è, per definizione, pazzo.

Eppure, quando viene rilasciato dal reparto psichiatrico con una fornitura costosa di meds, “uditori di voci” spesso che le medicine sono inefficaci - esattamente come ci si aspetterebbe se il loro problema non aveva nulla a che fare con la chimica del cervello e tutto a che fare con un bio-elettronica attacco da parte di stalker invisibili.

Uditori di voci spesso puzzle di psichiatri, perché molti di loro non si adattano al modello classico di schizofrenia, che di solito inizia insorgenza nei primi anni venti. Le vittime di “telepatia artificiale” sono spesso bene nel loro trenta o anni quaranta e molti non hanno precedente storia di malattia mentale grave o di abuso di droghe. Molti sembrano essere attenti, in buona salute, e razionale anche mentre insistendo sul fatto che essi possono sentire le voci. Sono d'accordo con gli psichiatri che, sì, sono depressi, ma che non sarebbe stato un po 'depresso in tali circostanze difficili? Per essere pedinato e verbalmente bullismo ogni ora di veglia del giorno è una forma di tortura mentale.
Le vittime di stupro mente imparano in fretta di non discutere i loro “problemi psicologici” con la famiglia e colleghi. E 'imbarazzante, è bizzarro, diventa molto poca simpatia e serve solo a allarme maggior parte delle persone. L'unico modo che un'altra persona può “aiuto” è quello di suggerire che la vittima di stupro mente vedere uno psichiatra, che sarà prontamente raddoppiare la propria dose di meds psych e antidepressivi. Il risultato è un disegno di legge medica molto rigida, che aggiunge solo dolore finanziaria per il mix. E il molestie verbali continua.

Come si impara a sopportare la loro tortura quotidiana, uditori di voci di solito può tornare alla vita mainstream, dove sono in grado di portare avanti, conversazioni coerenti intelligenti, tenere premuto posti di lavoro, e la funzione abbastanza normalmente. In realtà, se non discutono il loro “problema” che di solito non può essere detto a parte le persone normali per strada. Perché sono persone normali.

Il crescente numero di uditori di voci nella nostra società è quindi ben mascherato. Coloro che continuano a insistere sul fatto che ci sia una “società segreta di persone raggianti voci nelle nostre teste” sono semplicemente rise in silenzio o etichettati schizofrenici paranoici. Sono completamente screditati. In realtà, molti uditori di voci hanno interiorizzato l'idea che essi sono malati mentali, e si fatica a capire come i loro “allucinazioni uditive” potrebbero continuare a sembrare così molto, molto reale.
Naturalmente, molti di questi uditori di voci sono profondamente confuso. Si rivolgono a sostegno dei gruppi, tra cui ad esempio le comunità on-line come gruppo di supporto del Voice Uditori a Yahoo.com.

Chiunque dubiti che “la telepatia artificiale” esiste solo bisogno di contattare una tale comunità Voice Uditori, dove incontreranno persone che continuano a insistere sul fatto che essi vengono molestati da persone reali che utilizzano una tecnologia sconosciuta o non spiegata.

Sorprendentemente, v'è una enorme quantità di letteratura scientifica e le prove indiziarie per eseguire il backup tale affermazione.

Nei seguenti posti, esploreremo la storia della telepatia sintetica e imparare i nomi degli scienziati che hanno sviluppato questa tecnologia sinistro. Ci sarà anche identificare ed esaminare alcune delle agenzie governative che stanno mettendo in campo e l'utilizzo di questa arma della tortura contro civili innocenti.

Come il materiale di fondo si sviluppa, diventerà sempre più chiaro che stiamo parlando di un moderno giorno Manhattan Project - un programma di ricerca super-segreto più sinistro - e potenzialmente più devastante - che lo sviluppo della bomba atomica.


Fonte: Telepatia - psionica - telecinesi - sincronici - animoidi - telepati - gruppo Facebook

lunedì 9 luglio 2018

Emiliano Babilonia - presenta il nuovo incontro caffe' radiotvweb il 21 luglio 2018 - ROMA

Emiliano Babilonia - presenta 

il nuovo incontro caffe' radiotvweb 

il 21 luglio 2018 - Roma - dalle 16:00 alle 20:00

dopo le 20:00 cena buffe costo 5 euro 
prenotazione obbligatoria tramite email informazionepopolareradiotvweb@gmail.com
Piazza Melozzo da Forlì n 4 - sala privata




venerdì 6 luglio 2018

OLOCAUSTO NEURALE DI STATO = SUICIDIO INDOTTO - RICERCHE DELLA CAVIA UMANA EMILIANO BABILONIA VITTIMA DEL CONTROLLO MENTALE RADIO SATELLITARE

OLOCAUSTO NEURALE DI STATO = SUICIDIO INDOTTO - RICERCHE DELLA CAVIA UMANA EMILIANO BABILONIA VITTIMA DEL CONTROLLO MENTALE RADIO SATELLITARE 


Già prima di questi ultimi due casi, gli ultimi venti giorni circa erano stati funestati da molti casi di suicidio o di omicidio – suicidio; recuperando le notizie ANSA si può infatti così ricostruire la cronologia :

Emiliano Babilonia radio web - testimonianze di militari sotto mk ultra

Emiliano Babilonia youtube - testimonianze vittime mk ultra italiane

  • 22 maggio – un poliziotto uccide la moglie e poi si spara;
  • 21 maggio – un ristoratore si uccide, probabilmente per problemi economici e sentimentali;
  • 20 maggio – una persona non identificata viene trovata impiccata a Bari e si pensa al suicidio;
  • 18 maggio – un cassaintegrato si suicida nel viterbese gettandosi da un ponte;
  • 18 maggio – un detenuto, che aveva ucciso i figli, si suicida in cella;
  • 17 maggio – un poliziotto della Squadra Mobile di Palermo uccide il figlio e poi si suicida;
  • 15 maggio – a Palermo una persona uccide la moglie e poi si suicida;
  • 9 maggio – a Milano un uomo si suicida buttandosi sotto il treno;
  • 8 maggio – un ex imprenditore si suicida nel milanese;
  • 6 maggio – il vicedirettore della RAI TGR Paolo Petruccioli si suicida gettandosi dalla finestra;
  • 4 maggio – una guardia giurata a Roma spara alla moglie e poi si suicida;
  • 4 maggio – a Ponsacco un disoccupato si suicida lanciandosi nel vuoto dall’alto di un palazzo;
  • 3 maggio – in provincia di Bari, uccide la moglie e due figli e poi si suicida;
  • 2 maggio – un detenuto maghrebino si suicida a Catanzaro;
  • 30 aprile – un appartenente alla polizia penitenziaria si suicida nel carcere minorile di Lecce.
Tralasciando le notizie straniere (il 16 maggio, in Francia, una persona si suicida davanti ad un asilo e il 21 maggio uno storico francese si suicida a Parigi nella cattedrale di Notre Dame), che possono comunque servire a verificare come vi sia indubbiamente una aumentata attenzione, da parte degli organi di informazione e standosene ai lanci ANSA (per cui non si esclude che vi siano altri suicidi o altre morti al momento non catalogate come suicidio) degli ultimi 20 giorni circa, si viaggia alla media di un suicidio ogni meno di 48 ore, per un totale di 15, dei quali ben 3 sono relativi a poliziotti.
Indipendentemente dai casi specifici, che sono sempre casi umani, sembra che si stia dando poca attenzione ad un fenomeno che invece sta aumentando e sta divenendo endemico: ilsuicidio in polizia, spesso accompagnato da un precedente omicidio.
Da un punto di vista generale si può dire che certamente il suicidio è anche un problema psichiatrico; chi arriva a togliersi la vita ha sicuramente (anche) problemi di tipo personale: prova una sofferenza atroce di fronte a sconfitte ed umiliazioni e vede il suicidio come l’unica via d’uscita per porre fine alla sofferenza mentale che sta provando.
L’errore però sarebbe relegare il problema esclusivamente nell’ambito personale; quello che si sa ormai da molto tempo è che il suicidio non è un problema solo psichiatrico o psicologico: è anche un problema sociale e sociologico.
La persona che si suicida non vive avulsa dal contesto sociale e questo contesto ha indubbiamente una responsabilità nell’evento; l’affermazione è tanto più vera quando si tratta di poliziotti che svolgono il proprio difficile lavoro letteralmente immersi nel contesto sociale del quale assorbono tutte le contraddizioni e le problematiche.
Inoltre il poliziotto è più esposto, rispetto alla generalità delle persone, al rischio suicidio per vari motivi, uno dei quali è senza dubbio l’avere a disposizione uno strumento facile per commetterlo: l’arma d’ordinanza.
Ci si deve allora chiedere se non vi sia la necessità di verificare meglio lo stato psicologico dell’operatore di polizia, con riferimento alla capacità di gestire l’arma che ha in dotazione, non solo al momento dell’assunzione (cosa che senza dubbio viene fatta), ma anche durante l’intera carriera professionale (cosa che non sempre viene fatta, almeno per gli appartenenti alla polizia locale).
La prima domanda che ci si dovrebbe porre è: i dati che sopra sono stati elencati, fanno rientrare il suicidio dei poliziotti nella media dei suicidi (peraltro in aumento) della popolazione italiana in generale, oppure esiste un aumento dei suicidi in polizia rispetto alla generalità?
In caso di risposta affermativa ci si dovrebbe poi chiedere quali sono le cause di questo fenomeno specifico.
Infine ci si deve porre il problema di una prevenzione, possibile senza dubbio a livello generale, ma tanto più doverosa nel caso specifico di chi appartiene ad un organo di polizia.
Purtroppo manca un osservatorio nazionale sul fenomeno dei suicidi ed una politica di prevenzione specifica; a questo si aggiunga che manca un’attenzione al fenomeno dei suicidi in polizia, se non altro perché vi è una cripticità di alcuni dati che sarebbero invece utili per l’analisi. In più le organizzazioni di polizia tendono a definire il problema come personale anche perché ammettere che il suicidio potrebbe essere derivato (anche) da cause che risalgono all’organizzazione, avrebbe conseguenze rilevanti, sia dal punto di vista delle responsabilità, sia dal punto di vista delle misure di prevenzione che si dovrebbero adottare.
Che i suicidi, a livello generale, siano aumentati è chiaro, ed è la stessa ANSA che lo riporta citando uno studio contenuto nel Rapporto Osservasalute 2012 (presentato il 29 aprile 2013 all’Università Cattolica di Roma, secondo il quale, oltre ad essere aumentato il consumo di farmaci antidepressivi (quadruplicato in dieci anni), è aumentato il tasso di suicidi, “…in continuo aumento negli ultimi anni, che nel biennio 2008-2009 si é attestato a 7,23 per 100.000 residenti dai 15 anni in su (nel 2009 se ne sono registrati 3870 contro i 3.607 del 2006)…”.
Lo stesso rapporto osserva: “… un aumento dei suicidi tra gli uomini (in particolare tra i 25 e i 69 anni) per i quali il tasso è passato da 11,70 (per 100.000) nel 2006 e nel 2007 a 11,90 (per 100.000) nel 2008 e 12,20 (per 100.000) nel 2009. A togliersi la vita è un uomo nel 77% dei casi (il tasso di mortalità è pari a 12,05 per 100.000 per gli uomini e a 3,12 per le donne).”.
E’ chiaro dunque che i suicidi, a livello generale, sono in aumento e osservando la percentuale di quelli commessi da appartenenti ad organi di polizia è altrettanto chiaro come vi sia un problema del suicidio in polizia.
Il problema era già stato rilevato, da alcuni anni, da vari sindacati di categoria.
Dunque al problema della mancanza di una politica generale di prevenzione del fenomeno suicidio, si aggiunge la mancanza di controlli specifici che da soli potrebbero certamente servire a prevenire il fenomeno suicidio in polizia.
Ci si deve dunque chiedere quali possano essere le cause che stanno facendo aumentare questo fenomeno e se sia possibile una prevenzione o, quanto meno, l’individuazione di segnali che possano aiutare a prevenire il fenomeno del suicidio in polizia, al di là dei controlli medici con cadenza annuale (che non sempre sono in grado di individuare qualcosa a meno che non via siano patologie evidenti in sede di visita medica).
Molti autori sono concordi che segnali preoccupanti in questo senso possano essere:
-          precedenti tentativi di suicidio. Ovvio che chi ha già tentato il suicidio sia un soggetto a rischio al quale andrebbe, quanto meno, tolta la disponibilità dell’arma di ordinanza e che l’aver già tentato il suicidio, qualora le cause che hanno condotto al gesto non siano risolte, sia il più importante segno premonitore;
-          cambiamenti comportamentali. Improvvisi cambiamenti del comportamento usuale possono essere un segnale del fatto che l’operatore di polizia sta vivendo un momento di disagio psicologico, dovuto a cause a monte. Il cambiamento comportamentale deve essere riguardato come un segnale utile ad indagare le cause che l’hanno generato che, se non risolte, potrebbero portare al suicidio;
-          stati di agitazione e di aggressività. Il verificarsi, durante il servizio, di stati d’agitazione e, di più, di aggressività, dovrebbe essere un segnale che fa riflettere chi ha la responsabilità del personale;
-          alternarsi, in cicli brevi, di stati euforici a stati di depressione. L’alternarsi, in cicli brevi (se si tratta di cicli lunghi si può pensare a ciclotimia o a disturbi bipolari) di stati euforici, nel quale l’operatore di polizia dà il meglio di sé stesso, a stati di depressione, nei quali lo stesso diviene improduttivo o comunque carico di negatività, deve far pensare ad un forte disagio psicologico del soggetto;
-          esternazione ricorrente di pensieri sul concetto di morte. L’esternazione ricorrente di concetti che riguardano la morte, o anche qualcosa strettamente correlato (ad esempio il predisporre e l’organizzare le cose personali per quando si sarà morti) deve essere un segnale da percepire da parte del responsabile del servizio;
-          frequenti assenze dal servizio per malattia. Al di là delle specifiche cause mediche (che fra l’altro non sono osservabili direttamente vista la segretezza di questi dati), un’eccessiva frequenza delle assenze dal servizio per malattia è un segnale di una certa importanza, anche perché lo stato psicologico influisce sulle malattie fisiche.
Una lista completa, anche se non esaustiva, dei fattori di rischio per il suicidio (per la popolazione in generale e per i tre ambiti individuale, socio-culturale, situazionale) è fornita dalla Organizzazione Mondiale per la Sanità (World Health Organization); questa lista, opportunamente contestualizzata per il lavoro in polizia, può senz’altro aiutare tenuto conto che il suicidio è un fenomeno con origine multifattoriale che avviene al momento che si crea il precipitare di una concomitanza di questi fattori.
Al di là dei segnali anzidetti si dovrebbe avere riguardo al fatto che il poliziotto potrebbe essere esposto, in quel determinato periodo, a problemi economici (esempio: debiti per i quali si trova in difficoltà per la restituzione), a problemi familiari (esempi: ipotesi di litigio, separazione o divorzio, aggravate dalla presenza di figli), ai quali possono aggiungersi le problematiche ingenerate dall’esposizione a situazioni con forte impatto emotivo, che certamente connotano il lavoro in polizia.
Fra queste ultime: interventi di servizio che portano il poliziotto ad esporsi a pericoli gravi, interventi nei quali sono coinvolti minori, interventi ove il poliziotto viene a diretto contatto con la morte, sia perché viene esposto alla vista di cadaveri, magari martoriati, sia perché potrebbe essere incaricato di comunicare la notizia di un decesso ai familiari della vittima.
Certamente questi eventi critici possono indurre particolari stati psicologici nel poliziotto che vanno a sommarsi a quelli già esistenti, inducendo reazioni emotive che possono andare dal disturbo acuto da stress, al disturbo post-traumatico da stress, dai disturbi del sonno a particolari manie di evitazione di luoghi e stimoli associati all’evento traumatico, dall’iperattività alla riduzione della reattività emozionale, costituendo altrettanti viatici per il suicidio.
Vi è poi un fattore che allo stato attuale non risulta essere ancora studiato e che invece dovrebbe essere considerato come uno dei fattori di rischio più importanti: il disgregarsi del sentimento di appartenenza ad istituzioni o meglio il disgregarsi della sensazione che listituzione protegge il proprio appartenente.
Uno dei sentimenti più forti che esistevano in passato, infatti, nelle organizzazioni di polizia, un po’ come in quelle militari, era l’appartenenza all’istituzione e, correlata ad essa, la sensazione, peraltro connessa alla certezza, che l’istituzione in qualche modo proteggesse il proprio appartenente dagli eventi esterni; gli ultimi anni hanno visto però fatti paradossali, nei quali i poliziotti molte volte si sono sentiti (e sono stati) lasciati soli, a torto o a ragione, dalla stessa istituzione cui appartenevano.
Del resto è indubbio che vi sia stato un progressivo sgretolarsi della cornice di valori che teneva insieme anche lo Stato, e con esso molte istituzioni, e che questo sgretolarsi si stia riflettendo ormai a livello individuale.
Tutto questo porta ad un paradosso: il poliziotto, che per lavoro dovrebbe avere un equilibrio psichico più stabile di altri soggetti, e che in effetti lo dimostra di fronte ad eventi esterni che producono stress,  sembra tendere a perderlo quando gli eventi che producono stress provengono invece dall’interno dell’istituzione cui appartiene o almeno quando vengono a cadere una serie di punti di riferimento importanti.
Se si vuole si può intravedere anche un accomunamento con i suicidi messi in atto da altri soggetti riguardo alla responsabilità ed al senso di colpa che il suicida prova: la sensazione di non riuscire più ad onorare la responsabilità che ci si è assunta (responsabilità verso i dipendenti per gli imprenditori, responsabilità verso i figli per i padri, responsabilità verso lo Stato per i poliziotti).
Tutto questo dovrebbe portare  i responsabili, ai vari livelli, del lavoro dei poliziotti al momento in cui percepisce in qualche operatore alcuni dei segnali anzidetti a :
-          farsi un quadro chiaro della situazione, con riferimento anche alla frequenza delle assenze del dipendente;
-          procedere quanto meno con colloqui individuali tesi a comprendere se l’operatore stia effettivamente vivendo un momento di disagio personale che possa avere risvolti psicologici e comportamentali;
-          richiedere il supporto del medico incaricato dall’ente per la sicurezza sul luogo di lavoro, affinché lo stesso possa eventualmente disporre apposita visita specialistica.
Un’altra operazione utile, tenuto conto che le problematiche psicologiche sono innescate da problematiche pratiche (disagio familiare, disagio economico, disagio sullo stesso posto di lavoro), può essere quella del supporto fra pari, già vantaggiosamente sperimentata in alcune strutture di polizia.
Quello che manca a livello generale e al pari di quanto avviene in altri paesi (esempio: USA) è la costituzione di una rete di aiuto che consenta a chi si sente a disagio di avere un supporto effettivo, pratico, immediato.
Un’altra accortezza che si dovrebbe avere, senza per questo inneggiare alla censura, è quella di non enfatizzare le notizie dei suicidi per evitare quello che viene chiamato “effetto Werther”, termine coniato dal sociologo David Phillips e che prende il nome dal romanzo di Goethe “I dolori del giovane Werther” nel quale il protagonista sceglie il suicidio come modo per mettere fine alla propria sofferenza; è notorio come a seguito della pubblicazione del libro si assisté ad una ondata di suicidi in tutta l’Europa. Questo fenomeno viene detto anche “copycat effect”, in definitiva un effetto emulativo innescato dalla notorietà provocata dall’enfasi dei mass media.
Tutto questo non è detto che automaticamente possa scongiurare un suicidio, ma sicuramente può servire dal punto di vista della prevenzione, oltre che essere doveroso per una società che abbia a cuore  la VITA di tutti i cittadini . 

Fonte : Siamo tutti cavie ( Haarp,scie chimiche,mk ultra,controllo mentale,rfid )

martedì 3 luglio 2018

ARMI A ENERGIA DIRETTA per controllare le nostre mente - ricerche di Emiliano Babilonia

ARMI A ENERGIA DIRETTA per controllare le nostre mente , le nostre decisioni , la nostra vita - ricerche di Emiliano Babilonia ( cavia umana consapevole ) 

Mentre il complesso militare-industriale continua a creare modi sempre più spregevoli per controllarci attraverso l’ambiente elettromagnetico, noi accettiamo questo incubo affidandoci sempre di più alle tecnologie di comunicazione personale a scapito della nostra salute e libertà.
Il ricercatore Emiliano Babilonia denuncia dal 2001 questi crimini e questi esperimenti disumani che subisce da medici militari dei servizi segreti mercenari che attestano sul suo corpo delle armi ad energia diretta satellitare che interagisce  con i suoi centri nervosi centrali con un elettroencefalografo stranscranico satellitare che modifica la risonanza sensoriale del suo corpo  creando numerose patologie indotte . 


VIVIAMO NELL’ERA ELETTROMAGNETICA E NON LO SAPPIAMO

Come è già accaduto per il nucleare, anche le tecnologie con radiazioni elettromagnetiche (EMR) da cui ormai siamo completamente circondati sono qualcosa che impareremo a conoscere a nostre spese. Facciamo tutti parte di un gigantesco esperimento mondiale, e sarebbe nel nostro interesse riconsiderare seriamente la situazione dell’elettroinquinamento, lo stress biologico, la salute mentale e persino i sistemi giudiziari. Potrebbe essere di conforto credere che sia l’ignoranza dell’impatto sulla salute umana già nel presente e per le generazioni future a permettere l’attuale proliferazione di ripetitori di telefonia e tecnologie wi-fi, ma la verità è che i pericoli intrinseci della tecnologia elettromagnetica non ionizzante e non termica sono ben noti, quanto meno agli scienziati finanziati dalle istituzioni militari, fin dai tempi del Progetto Pandora a metà degli anni Sessanta. 

Riceviamo impulsi dall’ambiente: non c’è dubbio

Già all’inizio dell’era dei radar, non era possibile ignorare i sintomi degli operatori radar – sterilità, calvizie, cataratta, proliferazione leucocitaria e cambiamenti cromosomici – né tantomeno il fatto che spesso i loro figli nascevano con la sindrome di Down. La risposta dei militari fu di creare livelli di riservatezza ancor più inaccessibili e assicurarsi che le leggi sulla densità di corrente termica ignorassero gli effetti non termici. La Guerra fredda e le ricerche sull’elettromagnetismo in campo aperto andavano protette ad ogni costo, anche se il prezzo da pagare fosse stato la salute biologica.
A metà degli anni Novanta, l’Istituto nazionale americano per gli standard adottò le soglie di sicurezza indicate dall’Istituto degli ingegneri elettrici ed elettronici (IEEE): per la frequenza, da 300 kHz a 100 GHz – mentre in Nord America, Europa Occidentale e Giappone era tutto impostato per campi da 50-60 Hz – e per la potenza da 10 a 100 milliwatt per centimetro quadrato (mW/cm2), uno standard ben diverso da quello della Russia sovietica. Infatti, se il limite dei sovietici per gli ambienti di lavoro, da 1,0 microwatt a 10 microwatt, fosse stato adottato negli USA, il 90% delle stazioni radio FM avrebbe dovuto chiudere i battenti. Per il tasso di assorbimento specifico (SAR) per telefoni cellulari e ripetitori, la Commissione Federale per le Comunicazioni si è affidata nuovamente all’IEEE e anche al Consiglio nazionale per la protezione da radiazioni, dopodiché ha richiesto la legittimità alla Food and Drug Administration [ente per l’approvazione di alimenti e farmaci], all’Environmental Protection Agency [agenzia di protezione ambientale] e all’Occupational Safety & Health Administration [ente per la sicurezza sul lavoro], 
nessuno dei quali ha saputo supportare gli standard con ricerche scientifiche, scegliendo invece di credere alla versione dell’IEEE secondo cui gli effetti delle radiazioni EM non termiche non sono pericolosi, nonostante le molte prove di effetti biologici causati da densità di corrente non termica da 1.000 a 10.000 microwatt.
Dunque non dovrebbe sorprendere che nessuno di questi standard abbia valore di legge.
Il complesso militare-industriale continua a usare le frequenze e la potenza che meglio crede, a cominciare da tutto ciò che funziona a batteria fino ad arrivare a treni elettrici, raffinerie, sistemi antifurto, metal detector, sistemi di navigazione aerea e navale, comunicazioni militare, 500.000 miglia di linee elettriche ad alta tensione e le loro sottostazioni che fungono da gigantesche antenne nella banda ELF [a frequenza estremamente bassa] a 60 Hz, e così via. I campi ELF ci bombardano dappertutto, e la frequenza di risonanza del corpo umano funge da antenna o ripetitore. Infatti, i sistemi di ELF nell’ambiente si sovrappongono alle frequenze e trasmettono impulsi al nostro corpo, interferendo con i tempi dei nostri cicli biologici e mettendo quindi a repentaglio il nostro sistema immunitario.
La frequenza di risonanza di picco si trova al centro della banda ad altissima frequenza (VHF, da 30 a 300 MHz) e include la radio FM, la televisione, le stazioni radio mobili a terra, le comunicazioni a lungo raggio con radiomodem, le comunicazioni dei radioamatori e marine, il controllo del traffico aereo, eccetera.
I cavi superconduttori aumentano di 20 volte la forza di campo intorno alle linee elettriche, e per qualche motivo nessuno si preoccupa se i forni a microonde diffondono fino a 5.000 microwatt e se la densità cumulativa delle onde radio intorno a noi è oltre 200 milioni di volte maggiore del livello naturale che arriva dal Sole, includendo le tempeste magnetiche solari che influiscono sulla risonanza di Schumann (2)… e tutto questo si riflette sui livelli elevati di ricoveri psichiatrici durante le tempeste solari.

Il nostro sistema immunitario è sotto assalto

Nonostante la disinformazione dei media asserviti alle aziende, i più attenti fra noi sanno che le frequenze estremamente basse hanno un impatto sostanziale su tutte le forme di vita e che le densità di corrente più basse possono fare danni peggiori delle densità alte quando si tratta di assorbimento di radiofrequenze (RF) o microonde. Nel suo libro del 1985 The Body Electric: Electromagnetism and the Foundation of Life, il medico Robert O. Becker sottolineava che dovremmo preoccuparci soprattutto delle frequenze estremamente basse:
“… I problemi principali giungono dalle frequenze estremamente basse, tuttavia le frequenze più alte producono gli stessi effetti se vengono pulsate o modulate nella gamma ELF. Questo avviene molto spesso dato che, per trasmettere informazioni, si interviene sulla forma delle microonde o onde radio. Per farlo, il raggio viene interrotto per formare gli impulsi oppure viene modulata la frequenza o ampiezza (dimensione) delle onde. Oltretutto, l’ambiente di oggi è un reticolo di segnali che si intersecano e in cui c’è sempre la possibilità che si producano effetti sinergici o che si ‘costruiscano’ nuovi segnali ELF da modelli di interferenza fra due frequenze maggiori. Per questo, gli esperimenti in cui delle cellule o organismi vengono esposti a una singola frequenza non modulata, per quanto a volte utili, sono irrilevanti al di fuori del laboratorio. Il più delle volte sono svolti da ricercatori il cui unico obiettivo è poter dire: ‘Visto? Non c’è motivo di preoccuparsi.’” (3)





Molti esperimenti hanno confermato reazioni di stress dovute a campi magnetici ed elettrici ELF e all’esposizione a microonde: questo stress è precursore di una condizione patologica che richiede il miracoloso intervento guaritore del sistema immunitario. Tuttavia, se lo stress non si riduce mai, il sistema immunitario è sotto attacco 24 ore su 24. Il Dott. Becker notava: 
… Nei suoi studi pioneristici sullo stress, il Dott. Hans Selye ha definito con chiarezza un modello che non ha eccezioni. Inizialmente lo stress attiva il sistema endocrino e/o immunitario a un livello più alto del normale, che consente all’animale di sfuggire ai pericoli o combattere le malattie. Se lo stress continua, i livelli ormonali e la reattività immunitaria scendono gradualmente a livelli normali. Se fermate il vostro esperimento a questo punto, apparentemente siete giustificati nel dire: ‘L’animale si è adattato; lo stress non produce danni’. Tuttavia, se la condizione stressante persiste, gli ormoni e i livelli immunitari calano ulteriormente, ben al di sotto della normalità. In termini medici, si è instaurato uno scompenso da stress, e ora l’animale è più suscettibile ad altri agenti di stress, fra cui lo sviluppo di masse maligne e patologie infettive.” (4)
In un periodo di 10-30 anni, le reazioni allo stress di esseri umani che vivono sotto i cavi dell’alta tensione e sopra le linee elettriche sotterranee sono state causa di cancro e altre malattie fra cui la depressione profonda, che può portare al suicidio. La corteccia surrenale si sovraccarica e il sistema endocrino non funziona a dovere. Negli uffici pieni di computer, luci, telefoni e fax, il campo elettromagnetico costringe il neurotrasmettitore acetilcolina a emettere segnali subliminali di pericolo. La pressione sanguigna e i modelli delle onde cerebrali cambiano, e salgono i livelli di trigliceridi nel sangue, forieri di ictus, infarti e arteriosclerosi. Reazioni da stress, cicli biologici sfasati, interferenze con il metabolismo cellulare e i processi di crescita… l’elenco continua, e culmina nell’alterazione genetica delle generazioni future.

Entriamo in una zona di guerra ubiqua

Oltre al fuoco incrociato delle radiazioni da stazioni di radio FM e televisioni e cellulari che saltano da un ripetitore all’altro, ci sono anche delle applicazioni militari. I consumatori si preoccupano delle comodità e della carriera, mentre il complesso militare-industriale investe sulle armi e il controllo, o le cosiddette “4 C” (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer). Se non avete mai notato questa presenza militare, il Dott. Becker vi spiega il perché: 
Dato che l’industria e le forze militari chiedono di usare senza limiti campi elettromagnetici e radiazioni, ai rischi intrinseci di questa attività vanno ad aggiungersi segretezza e inganni.” (5)
In tutti gli anni che ho passato a mettere insieme i pezzi delle illogicità della “sicurezza nazionale” sulle tecnologie EM, le lacune e le trappole della disinformazione, ho scoperto che la segretezza e gli inganni sono assolutamente reali. A questo aggiungiamo ciò che sostiene l’ingegnere elettronico Keith Harmon Snow
I militari usano le tecnologie delle microonde e l’energia elettromagnetica come parti integranti di sistemi d’arma, proprio perché sono nocivi per la vita.” (6)
Gli eventi dell’11 settembre 2001 hanno segnato un drammatico punto di svolta sotto molti aspetti, fra cui il maggiore uso di armi elettromagnetiche per incutere choc e timore nel pubblico: dalle tecnologie di sorveglianza elettronica come dispositivi e ricevitori di ascolto, sia di terra che satellitari e che possono emettere o meno radiazioni o sfruttare il laser, fino alle intercettazioni telefoniche o i telefoni “intelligenti” e i software Exaudio per rilevare e decodificare le emozioni, eccetera. Il film del 1998 Nemico pubblico, con Will Smith e Gene Hackman, ha offerto un’anteprima istruttiva di come i satelliti “che guardano dall’alto” come l’IRIS ci controllano attraverso raggi infrarossi e strumenti ottici. Le tecnologie telecomandate open-source di data mining e sorveglianza come microcomputer, riconoscimento di pattern, attivazione tramite voce e pensiero, che include il monitoraggio delle onde cerebrali del pensiero, oggi sono opportunità di business enormi (ecco perché si parla di “complesso militare-industriale).
“In questa era elettromagnetica senza precedenti, il confine fra militare e civile sta rapidamente sparendo, a mano a mano che i militari ridefiniscono tutta la biosfera come “zona di guerra”. (7)
Le armi antiuomo, note eufemisticamente come armi “non letali” includono armi acustiche, phaser (amplificatori di fotoni attraverso l’emissione stimolata di radiazioni), armi a onde scalari psicotroniche e armi a infrarossi: tutte queste armi, caricate su un veicolo, possono arrivare in qualsiasi quartiere o in mezzo a un corteo pacifico di dimostranti politici in ogni nazione che abbia firmato un trattato per ospitare militari stranieri.
Prendiamo per esempio il trasmettitore di microonde ad alta potenza (HPM) noto come Active Denial System (ADS) che eroga impulsi di radiazioni elettromagnetiche a 95 GHz, fa bollire le molecole sopra e sotto la pelle e fonde gli organi del corpo, o il Long Range Acoustic Device (LRAD), un’arma sonica assolutamente silenziosa (“sistema di comunicazione acustico diretto”) che lancia un’onda termoelastica di pressione acustica ad alta frequenza (2,5 kHz) in un raggio di 30 gradi che grida silenziosamente nell’orecchio interno tramite conduzione ossea. Girando un po’ di più la rotella dell’LRAD si possono cuocere bulbi oculari e organi e provocare danni permanenti all’udito a 15 metri di distanza. Questo dispositivo “non letale” in genere viene montato su un fuoristrada Hummer e usato per il controllo della folla. (8) E tanti saluti al Primo Emendamento sulla libertà di riunione.
Un impulso elettromagnetico (EMP) antimateriale è la scarica di radiazioni EM risultante da una detonazione nucleare e/o un campo magnetico che oscilla all’improvviso. I campi elettrici o magnetici in rapido mutamento si accoppiano poi con i sistemi elettronici e producono correnti dannose e picchi di tensione. Una detonazione a poche migliaia di chilometri sopra la Terra potrebbe distruggere, e non semplicemente paralizzare, tutto ciò che è elettronico in un intero continente.

Le armi “non letali” di cui non si sente parlare

E poi ci sono armi EM che sono ancor meno note pubblicamente perché vengono usate in segreto per il controllo politico in una guerra silenziosa contro il popolo, i dissidenti e gli individui sgraditi ai vari “potenti”. Alcuni esempi sono i sistemi laser (a elettroni liberi, a raggi X, a fasci di particelle neutre, laser chimico ossigeno-iodio, laser chimico avanzato nel medio-infrarosso, ecc.) che provocano offuscamento della vista e ologrammi; il controllo della mente con realtà aumentata a fasci di ioni di plasma, che avviene tramite satelliti che prendono di mira i bersagli in base alle loro firme bioenergetiche e poi accoppiano il plasma con i loro campi EM; e naturalmente i vettori non-aurali che inducono direttamente messaggi subliminali silenziosi nel cervello, spesso noti con il nome di voice-to-skull (V2K, “voci nel cranio”) o telepatia sintetica. In linea con la segretezza e gli inganni della Guerra fredda, per collaudare le armi elettromagnetiche sono stati usati come bersagli migliaia di soggetti umani non consenzienti.
Iniziamo dal bicentenario dell’Indipendenza degli USA del 4 luglio 1976, quando fu finalmente rilevato un segnale radio sovietico a frequenza ultrabassa (ULF) noto come Woodpecker [Picchio]. Da un enorme trasmettitore d’amplificazione di Tesla a Kiev, era stato inviato un impulso con mediana di 10 Hz da qualche parte fra Corvallis e Eugene, in Oregon (le microonde modulate a impulsi sono vettori efficienti per i segnali per il controllo mentale, in quanto riescono ad attraversare il cranio che è resistente alle radiazioni non pulsate di basso livello, come per le ELF). Dunque è più che una coincidenza il fatto che fra il 1970 e il 1975 il tasso di suicidi a Medford, Oregon, si sia issato sopra la media nazionale.Ciò che è meno risaputo è che il segnale Woodpecker sovietico veniva emesso costantemente da anni dalla vicina base militare USA verso Medford. Ciò significa che questi due colossi avevano collaborato per anni, durante l’intera Guerra fredda, negli esperimenti di elettromagnetismo sulla risonanza magnetica nucleare, l’induzione di tumori, l’interferenza con i processi mentali, eccetera. In realtà, il Woodpecker sovietico stava “cuocendo” fin dagli anni Cinquanta l’ambasciata statunitense a Mosca con il tacito consenso dell’intelligence americana nel quadro delProgetto Pandora. Già nel 1978, l’Operazione Pique della CIA – precursore dell’HAARP (programma attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza) – faceva rimbalzare segnali radio dalla ionosfera e poi ne misurava gli effetti su gruppi di popolazione specifici.
Il 17 agosto 1975, il senatore Frank Church, a capo del “Comitato selezionato del Senato per lo studio delle operazioni governative sulle attività di intelligence”, disse al programma Meet the Press della NBC:
So che in America esistono le capacità per realizzare una tirannia totale, e dobbiamo assicurarci che questa agenzia (l’NSA, Agenzia di Sicurezza Nazionale) e tutte le agenzie che possiedono questa tecnologia operino entro i termini di legge e con una corretta supervisione, in modo tale da non superare mai i limiti… da cui non c’è ritorno.”
Nello stesso anno, i sovietici proposero un divieto per le armi EM all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In seguito, durante le trattative per gli accordi SALT (Trattato per la limitazione degli armamenti strategici) il segretario generale sovietico Leonid Brezhnev descrisse queste armi come “le più spaventose che la mente umana abbia mai concepito”. 
Si immaginava un futuro di fasci di elettroni induttori di amnesie e pistole ai magnetofosfeni che fanno “vedere le stelle”; generatori tascabili di infrasuoni VLF (20-35 kHz) che innescano nausea, diarrea e crampi addominali; satelliti di sorveglianza Brilliant Eyes dotati di scanner multispettrali, interferometri, radiometri a scansione rotatoria nel visibile e infrarosso, criorefrigeratori, letti di assorbimento ibridi, mappe cerebrali e neurofoni; fasci satellitari elettronici che individuano i bersagli umani in tempo reale e li attaccano con i laser…


Da MK-ULTRA a EMK-ULTRA

I programmi MK-ULTRA della Guerra fredda erano in continua evoluzione e assomigliavano sempre più a programmi di controllo mentale elettromagnetico a distanza. Già negli anni Cinquanta (ufficialmente MK-ULTRA prese il via nel 1953), il medico W. Ross Adey dell’Istituto di ricerca sul cervello dell’Università della California, finanziato dalla CIA, studiava le frequenze pulsate per armi con raggi confusionali. Interferendo con il flusso del calcio nel cervello è possibile disturbare la concentrazione, il sonno e le funzioni cerebrali. Lo scrittore Evelyn Waugh potrebbe essere stato bersaglio di una tecnologia simile (si veda il suo romanzo del 1957 La prova di Gilbert Pinfold). Il campione di scacchi russo Boris Spassky sosteneva di avere perso il campionato del mondo del 1972 contro Bobby Fischer dopo essere stato bombardato con raggi confusionali.
E poi c’era la LIDA, una macchina sovietica per la sincronizzazione delle onde cerebrali che emetteva onde a 10 Hz, seguita nel 1958 dal “neurofono”, inventato dal ricercatore Patrick Flanagan quando aveva appena 13 anni e viveva a Bellaire, Texas. Il neurofono era in grado di creare un disturbo aurale tramite microonde o laser, convertendo inizialmente il suono in impulsi elettrici che poi venivano trasmessi attraverso onde radio alla pelle convincendo il cervello di aver “udito” un suono. Il neurofono, come tutte le scoperte relative al controllo mentale, era immediatamente stato protetto da riservatezza per motivi di “sicurezza nazionale”.
Nel 1961, il neuroscienziato Allan Frey aveva sezionato dei vettori di microonde modulandovi una componente audio e aveva inviato un effetto uditivo a microonde alla corteccia uditiva dei destinatari. Si era scoperto che i fasci pulsati di microonde incrementavano la permeabilità della barriera ematoencefalica, il che a sua volta intensificava gli effetti di farmaci, batteri e veleni (sì, è possibile trasmettere le frequenze di malattie e farmaci attraverso energia elettromagnetica modulata o pulsata). Frey riusciva ad accelerare, rallentare o arrestare un cuore sincronizzando il battito cardiaco a un fascio di microonde pulsate.
Nel 1969, lo spagnolo José M. R. Delgado, professore di Yale e sostenitore di una società “psicocivilizzata”, perfezionò la stimolazione cerebrale elettrica a distanza (ESB) per controllare comportamenti, istinti ed emozioni.
Oggi, i fasci EMR mirati possono gestire il cervello come un giocattolo telecomandato. I bersagli si accorgono di essere “cotti” da microonde a bassa potenza (microwatt/cm2) pulsate a 300-3.000 MHz perché il fascio provoca scoppi, sibili, scatti o ronzii proprio dietro la testa.
Negli anni Settanta e Ottanta, lo scienziato russo Igor Smirnov, padre della “psicocorrezione” (glaciale termine da lui coniato per denotare l’uso di messaggi subliminali per alterare la volontà o modificare la personalità all’insaputa del soggetto), utilizzava l’elettroencefalogramma (EEG) per misurare le onde cerebrali. Dall’EEG, Smirnov riusciva a creare una mappa computerizzata del subconscio del soggetto, comprendente istinti quali rabbia e desiderio sessuale (la mappatura di posizionamento e distribuzione delle frequenze primarie per le frequenze che hanno una risposta biotelemetrica è nota nel mondo dell’intelligence come prima freaking). Con i messaggi subliminali registrati, Smirnov riusciva ad alterare il paesaggio mentale.
Nel 1973, il ricercatore Joseph C. Sharp del Walter Reed Army Institute of Research aveva modellato sul neurofono del Dott. Flanagan l’audiogramma di microonde pulsate, analogo alle vibrazioni di suoni verbali, riuscendo a trasmettere fasci di parole al cervello. La telepatia sintetica collega i segnali subvocalizzati del cervello a un computer attraverso un raggio “maser” (amplificazione a microonde tramite l’emissione stimolata di radiazioni). A quel punto un software associa specifici potenziali di eccitazione cerebrale a particolari parole e “legge” dalla corteccia uditiva pensieri subvocalizzati a 15 Hz, 5 mW. È la TV a circuito chiuso della mente.
Usando gli audiogrammi ELF trasportati da un singolo maser modulato a impulsi, i pensieri subvocalizzati di operatori telepatici sintetici si possono trasmettere nel cervello del soggetto per una “conversazione forzata”.
Come scrisse il Dott. Becker: 

Un dispositivo simile ha evidenti applicazioni in operazioni segrete volte a fare impazzire il soggetto che ‘sente le voci’ o a fornire istruzioni irrintracciabili per omicidi programmati.” (9)
Alla fine i monitor per le onde cerebrali sono passati dall’EEG al magnetoencefalogramma (MEG) che collega i modelli delle onde cerebrali attraverso un computer remoto a cristalli il cui software legge e traduce parole enunciate e pensieri silenziosi.
Gli scanner MEG hanno la velocità e la risoluzione per rendere possibile un’interfaccia cervello-macchina, e i superconduttori a temperatura ambiente hanno reso i MEG portatili perfetti per sperimentazioni o disturbi sul campo.
Nel 2003, la DARPA lanciò un programma per le interfacce cervello-macchina per creare “nuove tecnologie per aumentare le prestazioni umane attraverso la capacità di accedere in modo non invasivo in tempo reale ai codici del cervello e integrarli nel dispositivo periferico o nelle operazioni del sistema”. (10) Oggi, i soldati delle Forze Speciali statunitensi indossano “caschi del pensiero” con scanner MEG e zaini-supercomputer per l’elaborazione dei segnali. (11) 

Non c’è un nascondiglio per la nostra mente

Dieci anni dopo l’ammonimento di Brezhnev, il Dott. Becker esprimeva le stesse preoccupazioni:
Quando alla fine sarà possibile monitorare i potenziali evocati dall’EEG e combinarli con trasmissioni di radiofrequenze e microonde studiate per produrre pensieri o umori specifici, come l’ubbidienza e il compiacimento, si avrà un metodo di controllo mentale estremamente pericoloso per tutte le società: una tirannia senza terrore… La familiarità ipnotica di televisione e radio, combinata con gli effetti biologici dei loro fasci di trasmissione, potrebbero già costituire una forza simile per la standardizzazione di massa, sia che l’effetto sia voluto o meno.” (12) 
L’attività di Signals Intelligence (SIGINT) dell’NSA controlla le onde cerebrali via satellite, decodifica potenziali evocati del cervello a 3,5 Hz, 5,0 milliwatt, e poi li trasmette a un computer con circuito integrato ad altissima velocità (VHSIC) per “conversazioni forzate”. Per la “clonazione EEG”, viene innanzitutto monitorato il campo elettromagnetico del bersaglio che poi è decodificato via software, dopodiché i modelli emotivi vengono reimmessi nel cervello del bersaglio o in un altro cervello. Mettendo un microchip da 5,0 micromillimetri nel nervo ottico sarà possibile prelevare impulsi neurali dal cervello per “origliare” il soggetto, dopodiché i pensieri si possono “salvare” su un computer finché verranno riproiettati nel cervello per essere rivissuti sotto forma di allucinazioni, voci di conversazioni passate, eccetera. Nel suo blog “Citizen Smith” il ricercatore Paul Baird ha descritto il processo in questo modo:
Il pensiero umano funziona a 5.000 bit/sec, ma i satelliti e varie forme di biotelemetria possono trasmettere questi pensieri ai supercomputer nel Maryland (USA), in Israele, eccetera, che hanno una velocità di 20 miliardi di bit/sec. Questi, già oggi, controllano milioni di persone simultaneamente. Un giorno finiranno per monitorare praticamente chiunque… peggio di qualsiasi incubo da ‘Grande Fratello’ di orwelliana memoria si possa immaginare, e sarebbe la realtà. Eppure i nostri leader mondiali, che lo sanno, non fanno niente.
… In genere i bersagli si accorgono che le loro onde cerebrali sono sotto controllo per via del feedback acustico del neurofono. In altre parole, il computer manda un ritorno (eco) del pensiero e poi i controllori umani commentano o rispondono verbalmente.
Entrambe le operazioni sono facilitate dal neurofono.
Mentre i commenti umani/dal vivo sono individualistici e non correlati ai processi di pensiero della vittima, spesso l’intelligenza artificiale coinvolta ripete a pappagallo delle espressioni standard. Queste vengono innescate dai pensieri del soggetto mentre i controllori umani restano in silenzio o sono assenti. Per rendervi conto di quanto possa essere terribile una simile invasione della privacy, immaginate di essere interrogati sul vostro passato mentre siete sdraiati a letto. Alla fine vi addormentate, e fate dei sogni personali o ‘indotti’, solo per poi svegliarvi ascoltando i commenti e le prese in giro del controllore riguardo ai vostri pensieri subconsci (sogni).” (13) 
Nelle case e negli uffici di tutta la nazione, scanner di onde millimetriche penetrano attraverso le pareti alla ricerca di cervelli target in cui le trasmittenti di microonde possano colpire potenziali di eccitazione che inducono umori specifici. Le altre persone nella stanza non si accorgeranno che un potenziale di eccitazione per il suicidio o l’omicidio sta impostando il cervello del loro amico o parente sulla depressione o sulla rabbia (questa tecnologia potrebbe essere la vera causa dei “suicidi” dell’attivista politico Abbie Hoffman, del cantante Kurt Cobain, del giornalista Gary Webb, eccetera). Lo scienziato britannico Tim Rifat ha dato questa spiegazione:
… I direttori dei servizi segreti ora sono al settimo cielo; se qualcuno diventa un problema, gli parcheggiano fuori di casa il ‘team di controllo mentale per i suicidi’. Dopo qualche settimana, la vittima si uccide da sola…
Nel caso che i servizi segreti militari non vogliano che ti suicidi, possono sempre farti impazzire. Possono farlo indirizzando al tuo cervello il potenziale di eccitazione di un particolare stato mentale patologico mentre sei a casa tua. Per aiutarsi, gli operativi dei servizi segreti possono inserire suoni e parole nel cervello della vittima. Questo udito intercerebrale è usato per portare la vittima alla follia, perché nessun altro può sentire le voci trasmesse nel cervello target. La trasmissione di dati uditivi direttamente nel cervello della vittima usando fasci vettori di microonde oggi è una pratica comune.” (14)
Non serve una laurea per rendersi conto che il controllo via satellite e le tecnologie over-the-horizon non riguardano solo i “terroristi”. Torture e interrogatori a distanza, ricordi innescati da domande al neurofono, analizzatori di onde cerebrali che inducono “conversazioni forzate” e programmazione cerebrale possono trasformare in campi di concentramento elettronici le nostre case e luoghi di lavoro. È uno stupro mentale e un furto di proprietà intellettuale direttamente dalla nostra testa. Pensare agli usi silenziosi, invisibili, indimostrabili che si possono fare di queste armi fa girare la testa. 
Quando Michael Dukakis ebbe la sfortuna di scontrarsi con l’ex direttore della CIA George H. W. Bush alle elezioni presidenziali del 1988, sua moglie Kitty fu portata sull’orlo del suicidio… eppure come si poteva dimostrare che la causa fosse un attacco elettromagnetico? I pensieri e le emozioni di milioni di bersagli vengono raccolti e archiviati su computer per migliaia di usi nefandi mentre gli operatori, le ultime ruote del carro, continuano a monitorare e molestare chiunque sia nelle mire dei loro capi.

Il Quarto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti si riferisce anche alle perquisizioni irragionevoli e al sequestro della mente? I tentativi di arginare l’uso illegale delle armi “non letali” finora sono falliti o sono stati inefficaci:
• Il senatore John Glenn, che ben conosce la verità di questa tecnologia, ha presentato nel 1997 un disegno di legge chiamato Human Research Subjects Protection Act, (15) che è stato bocciato.
• Il 28 gennaio 1999, il Parlamento Europeo ha fatto passare la Risoluzione A4-0005/1999. La bozza della risoluzione trattava esplicitamente delle armi EMR, ma il testo della sezione 27 della risoluzione finale recitava “un divieto globale allo sviluppo e schieramento di armi che potrebbero consentire qualsiasi forma di manipolazione degli esseri umani”. (16)
• Nel 2001 è stato presentato al Congresso lo US Space Preservation Act, HR2977, per vietare tutte le armi a energia diretta (DEW). Dopo essere stata riscritta più volte, la legge è stata bocciata. (17)
• Nel 2002, l’Istituto delle Nazioni Unite per la ricerca sul disarmo ha identificato formalmente una nuova categoria di armi di distruzione di massacontrollo psicotronico della mente e altre armi a risonanza elettromagnetica. (18)
Per quanto io sappia, le uniche leggi che condannano l’uso delle armi elettromagnetiche contro i cittadini sono i Public Acts 256 e 257 del Michigan, firmati dal governatore canadese di nascita Jennifer Granholm il 28 dicembre 2003. (19) La pena, in base all’Act 257, va da 15 anni all’ergastolo… ma veramente in Michigan i colpevoli vengono perseguiti?

Una guerra cognitiva

Quando il senatore Church, nel 1975, si riferiva a “questa agenzia e tutte le agenzie che possiedono questa tecnologia”, non stava pensando solo all’NSA, alla CIA e all’FBI, ma anche alla DIA, l’agenzia di intelligence della Difesa. L’asimmetrica “rivoluzione degli affari militari” ha sempre incluso una guerra cognitiva che utilizza “simulazioni di personalità strategiche” (personalità multiple) create dall’MKULTRA per varie missioni segrete. La cognotecnologia di nanotecnologie, biotecnologie e informatica è sempre stata prioritaria e centrale. Gli operativi dei servizi segreti vengono traumatizzati e sottoposti a elettroshock per cancellare i ricordi, agli assassini delle forze Navy SEAL viene ripulito il cervello, ai soldati vengono iniettati biochip IMI (interfaccia controllata da intelligence) per consentire ai supercomputer dell’NSA da 20 miliardi di bit al secondo di tracciarli e vedere e sentire ciò che vedono e sentono grazie a un sistema di monitoraggio remoto. (20) 
Ora, il confine fra civile e militare è stato cancellato, e tutti noi viviamo in una zona di guerra. 
Sono società di sicurezza privata, malavitosi e criminali affiliati ai servizi segreti a fare il lavoro sporco in modo che non si scopra il coinvolgimento delle agenzie federali. (21) Il compito di questi sicari include il sopraccitato “suicidio”, noto nel mondo dell’intelligence come “esecuzioni dell’NSA autoinflitte”, la fase finale di una “ingegneria psicologica” controllata a distanza. Oppure i sicari gestiscono da remoto immagini cerebrali e sogni attraverso la componente scalare di un campo magnetico debole. (22)
L’ingegnere nucleare ora in pensione Ten.Col. Thomas E. Bearden disse in un’intervista del 1991 che i fenomeni elettromagnetici scalari consentono di costruire forme di pensiero a richiesta e immetterle direttamente nella mente e nella memoria a lungo termine attraverso ciò che lui definisce “un canale nascosto in cui riversare gli input”. (23)
Questa è la nuova guerra cognitiva, una forma di controllo mentale che impiega campi acustici, ottici ed elettromagnetici, o li combina, per interferire con i processi biologici. (24) È possibile bloccare i movimenti volontari dei muscoli, controllare le emozioni e azioni, indurre o impedire il sonno, cancellare i ricordi a breve e a lungo termine… controllando il tutto a distanza. Gli S4 (Silent Sound Spread Spectrum, spettro espanso sonoro silenzioso) a bordo degli aerei militari EC-130E Commando Solo inducono onde cerebrali, poi trasportano gruppi di firme emotive o comandi vocali su bande AM, FM, HF, televisive o militari attraverso il sistema di comunicazione militare Omega.
I set di trasmissione preparatori codificati su fasci di microonde producono attacchi cardiaci, ictus, paralisi, eccetera. Sui bersagli vengono sparate malattie, come l’influenza. Gli edifici dove si radunano i gruppi di dissidenti vengono trasformati istantaneamente in campi di battaglia. I rapimenti perpetrati dai governi vengono mascherati da rapimenti alieni, in cui a un raggio paralizzante segue una perdita di memoria a breve termine e l’impianto di nuovi ricordi falsi. Le intercettazioni oggi si svolgono sparando raggi laser sulle finestre per esporre le modulazioni dei suoni all’interno. Anche i messaggi subliminali in televisione e nei film non sono stati eliminati, bensì migliorati: immagini nascoste a bassa luminosità si confondono appena sotto la soglia della normalità visiva per produrre un film dentro il film, insieme a precise trasmissioni digitali di codici di colore esadecimale come quelle del film Incontri ravvicinati del terzo tipo… ed era il 1977. E non dimentichiamoci dei messaggi subliminali ai concerti e negli MP3.
Il pubblico tende a dimenticare che le aziende di telecomunicazione sono appaltatori militari che esercitano un potere quasi assoluto sulla comunità. Pochi sanno che negli Stati Uniti, nel 1995 – l’anno prima dell’eclatante Telecommunications Act del 1996 – il Dipartimento della Difesa e il Dipartimento della Giustizia, attraverso l’Istituto Nazionale di Giustizia, aggregarono le forze militari, gli appaltatori della difesa, gli scienziati che ricevevano fondi militari e le forze di polizia intorno a una politica unificata sul doppio uso delle armi non letali come ADS, Long Range Acoustic Device (LRAD) e le tecnologie di controllo mentale EM a distanza di cui abbiamo parlato, e hanno trasformato il termine “nemico esterno”, retaggio della Guerra fredda, in “avversario [straniero o interno]” (ora “terrorista”), che nel linguaggio comune indica chiunque faccia qualcosa di sgradito per le forze militari o di polizia. (25)

L’operazione Weed & Seed

Parlando di comunità, l’operazione Weed & Seed [strappare le erbacce e seminare, NdT] del Dipartimento di Giustizia è considerata un’iniziativa volta allo sviluppo della comunità con l’intento di combattere la criminalità violenta, l’uso di droghe e le gang. O forse la sua finalità è un’altra? Nel suo libro del 1997 Mind Control, World Control, il compianto ricercatore Jim Keith raccontava come aveva vissuto per tre anni nel quartiere Tenderloin di San Francisco, dove la cima del Federal Building era in realtà uno scudo per radar, microonde e radio per una serie di dispositivi di comunicazione. Da quel tetto si vede tutta Tenderloin, il che significa anche che le onde radio passano in qualsiasi direzione senza ostacoli. Dato che le emissioni ELF e ULF (come le trasmissioni televisive) non passano agevolmente attraverso il terreno o gli edifici, Keith notava che ogni mattina e sera i suoi pensieri erano perturbati da un brusio o una cantilena dentro la sua testa. Da fuori sentiva i vicini gridare e minacciare, e gradualmente si rese conto che Tenderloin era un esperimento in doppio cieco monitorato dal dipartimento di polizia. Del resto, chi avrebbe preso sul serio le lamentele di gente povera, mentalmente instabile o tossicodipendente? (26)
Tim Rifat nel 1999 riportava che nel Sussex, Inghilterra, la polizia aveva l’uso esclusivo della frequenza di microonde a 450 MHz sulla propria antenna da 60 metri: la stessa frequenza usata da Ross Adey, pulsata a 0,75 mW/cm2, per la modifica dei comportamenti. Si tratta della stessa modulazione di impulsi degli auricolari per i cellulari.
Se si pulsa un segnale ELF a tale frequenza alle antenne intorno alla città, questo risuonerà nei campi pulsati intorno alle linee elettriche, si reirradierà ed entrerà nelle case attraverso i circuiti della luce. (27)
Ora si stanno costruendo centinaia di nuove torri e antenne per far funzionare gli iPhone ormai da 5 gigabyte in una rete NetRad modulata a impulsi. (28) In cima a ogni torre c’è una radiazione di onde lunghe, di microonde, che penetra nei tessuti e bombarda chiunque si trovi sotto di essa o nel suo raggio; in basso, monitor video, mini-sensori (magnetici, sismici, infrarossi, radar, sforzo del campo EM) ed elaboratori di segnali, teoricamente per la sorveglianza meteo e atmosferica, il rilevamento di agenti biologici, emissioni di radiazioni, eccetera.
NetRad è stata messa a punto dal complesso militare-industriale: UMass Microwave Remote Sensing Laboratory, AT&T, Radian/Onex Corporation e altri tentacoli del polipo di appaltatori militari protetti dall’Harvard Center for Risk Analysis, leader nel settore dell’analisi del rischio finanziata da 100 delle più grandi e potenti aziende del settore, di certo uno dei sostenitori attivi del Telecommunications Act del 1996.
Sotto forma di comodità per il consumatore, la tecnologia a 
doppio uso è in arrivo in ogni quartiere. Doppio uso, doppio rischio.

Conclusione
Molti dei dati storici di questo saggio provengono da testimonianze della CIA deposte il 21 settembre 1977 davanti alla Sottocommissione per la ricerca medica e scientifica, insieme a materiali non riservati richiesti in base all’atto sulla libertà d’informazione. Altre informazioni sono disponibili su Internet, grazie ai ricercatori e bersagli che hanno vissuto direttamente le torture delle armi a energia diretta: soggetti sperimentali non consenzienti che spesso sono persone indipendenti e molto comunicative che vivono sole e senza buone relazioni familiari, ma a volte hanno parentele legate ai servizi segreti o di sicurezza. Sebbene non tutte le denunce siano credibili, secondo la mia esperienza la maggior parte lo sono… se si ha una certa familiarità con la tecnologia.
Non siamo che topi di laboratorio per l’esperimento sull’impotenza appresa del Dott. Martin Seligman. Le nostre paure e la depressione, la passività, l’isolamento, la cattiva salute, l’immobilismo, lo stress e persino la pazzia e il suicidio vengono registrati e analizzati. Denunciate questo monitoraggio e le interferenze elettroniche alla polizia e verrete screditati. Grazie al 
Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, confezionato dall’American Psychiatric Association in parte per formulare diagnosi di copertura per particolari tecnologie high-tech, se cercherete protezione in un reparto psichiatrico vi verrà diagnosticata la schizofrenia paranoide e nessuno vi crederà mai. Probabilmente queste armi sono in attesa dei prossimi americani che cercheranno di esercitare i propri, sempre più deboli, diritti civili. Nelle nostre città, non sentiamo più la risonanza di Schumann, insieme alla quale tutta la vita della Terra pulsa in armonia. Siamo imprigionati in una nebbia elettromagnetica, e cuociamo a fuoco lento in un brodo elettromagnetico. I nostri cicli biologici sono disattivati, e lo stress cronico e le malattie dilagano. Nel frattempo, l’industria medica e farmaceutica si arricchiscono più di quanto avessero mai sognato.
Come disse il Dott. Becker, la nuova arma è la manipolazione del nostro ambiente elettromagnetico, perché opera in modo impercettibile e influisce sui nostri meccanismi vitali mentre siamo al cellulare o al computer, ascoltiamo musica, guardiamo la TV o passiamo dallo scanner a raggi X all’aeroporto.
È tempo di sottrarci all’incantesimo della tecnologia che ci ha ammaliati e accorgerci del patto col diavolo che abbiamo stretto con i poteri che hanno in mente per noi un futuro transumanista “avanzato”. L’ex ingegnere 
Eleanor White della Marina statunitense scrive:
Per la prima volta nella storia, un essere umano nascosto, a distanza, è in grado di controllare i pensieri e le azioni di un altro usando un’ipnosi irrintracciabile, grazie a tecnologie elettroniche tuttora segrete. Queste tecnologie hanno aggirato completamente i sistemi giudiziari del mondo… Le armi che non lasciano prove rendono facile e sistematico perpetrare crimini per vendetta.” (29)
Perdere la libertà di pensiero è molto peggio che perdere una repubblica. Significa perdere la civiltà e ciò che ci rende umani. È un prezzo troppo alto da pagare per continuare a cullarci fra le catene del comfort e della praticità.