giovedì 21 agosto 2014

Padre presunto omicida della figlia di 18 mesi: << Una voce mi ha detto di ucciderla >>



Padre presunto omicida della figlia di 18 mesi: 

«Una voce mi ha detto di ucciderla»

Luca Giustini, ferroviere di 34 anni lo avrebbe confessato ai medici. I carabinieri hanno sequestrato i suoi bigliettini pieni di frasi sconnesse .



Nella sua mente si affollavano suoni ossessivi, e pensieri, mille pensieri riconducibili a temi spirituali ma privi di lucidità. «Una voce da dentro mi ha detto di uccidere mia figlia». Luca Giustini, il ferroviere di 34 anni che ha assassinato a coltellate, domenica scorsa, la figlia di 18 mesi a Collemarino (Ancona), è un uomo distrutto nel fisico e nella mente. Non parla, al massimo farfuglia. Ma nei foglietti scritti a mano e sparsi qua e là in casa e nel suo zaino, ora sequestrati dai carabinieri, c’è tutto il suo mondo confuso e stravolto. Frasi deliranti, si parla di «disegno di Dio venuto tra noi», del «precetto di nostro Signore», di qualcuno che avrebbe guidato la sua mano domenica pomeriggio. Il tentativo è capire i motivi di un gesto inaudito e apparentemente incomprensibile. Frasi le sue dove si mischiano misticismo e farneticazione. Giustini è chiuso nel mutismo, non parla col suo legale, ma ai medici della Psichiatria, dove viene tenuto sotto terapia farmacologica, ha accennato a «quelle voci che gli hanno ordinato di ammazzare la piccola ». Giovedì mattina si terrà l’udienza di convalida dell’arresto nel reparto di psichiatria davanti al gup Carlo Cimini. Verrà disposta una perizia psichiatrica per accertare se l’uomo fosse incapace di intendere e di volere quando ha ucciso la figlioletta. Non risulta che il ferroviere fosse sotto cura per problemi di natura psicologica.




Intanto si scava nel passato di Giustini. Poche ore prima dell’omicidio, l’uomo era andato a trovare la madre, aveva pianto e aveva chiesto di pregare per lui. Pare fosse infelice, il rapporto con la moglie, Sara Bedini, infermiera di 32 anni, era in crisi- ha raccontato la madre Brunella. Poi era anche accaduto, giorni prima dell’omicidio, che la sua bimba era caduta e si era ferita in modo lieve alla nuca. Un episodio che in un uomo già depresso, potrebbe aver scatenato la paura di danni permanenti e la convinzione insensata di salvarla dal male dandole la morte. Eppoi c’era anche quella passione di Giustini per la spiritualità che potrebbe aver avuto un ruolo nella triste vicenda. Sul suo profilo Facebook aveva cliccato «mi piace» sulla voce di un esperto in psicografia, la scrittura sotto la guida di uno spirito, e su un «ricercatore» che registra voci paranormali , oppure queste voci sono comunicazioni neurali sintetiche con manipolazione mentale ipnotica e narcolettica .

vedete questi video per capire meglio il controllo mentale satellitare - di  EMILIANO BABILONIA - ricercatore indipendente e cavia umana da 5250 giorni 

https://www.youtube.com/watch?v=CzrYkn8lEss&index=72&list=UU42WAOWqSSKGtJ4zcmSVaYQ


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